lunedì 7 dicembre 2020

SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
«Et incarnatus est»

Carissimi amici,
La Chiesa oggi celebra la prima delle tre solennità della Beata Vergine Maria, collegate alle tre principali solennità del Signore, e la Liturgia ci fa riflettere sul tema della vita.

Per secoli si è pensato che la vita umana iniziasse al momento della nascita (e secondo lo stato è ancora così!), ma gli studi scientifici hanno dimostrato con assoluta certezza, che la vita umana inizia al momento del concepimento, con una cellula totipotente con un patrimonio genetico proprio. Quello che noi chiamiamo embrione, è già una nuova vita con un’identità genetica ben definita. Non solo, ma è scientificamente provato che dopo i primi giorni dal concepimento, la nuova vita emana delle pulsioni al cervello della madre. È il primo di una lunga serie di contatti che ci saranno tra madre e figlio nel corso dei 9 mesi di gravidanza. Ma se questo la scienza lo ha scoperto negli ultimi decenni, lo Spirito Santo ha da sempre illuminato la Chiesa su questo tema. Non a caso la Chiesa festeggia con grande solennità l’8 dicembre e non l’8 settembre. Festeggia il concepimento di Maria e non tanto la sua nascita. E la solennità di quest’oggi è collegata alla solennità del 25 marzo: l’Annunciazione.

La solennità del Natale, tanto discussa in questi giorni a causa del Covid19, ha origine tardiva rispetto alla Pasqua, ed è interessante capire come si è arrivati alla data del 25 dicembre. Il ragionamento dei Padri della Chiesa è molto semplice. Tutto parte dalla Pasqua e un Dio perfetto, nasce e risorge nello stesso periodo. Se la Pasqua è approssimativamente intorno al 14 di Nisan, l’incarnazione doveva coincidere con quel periodo, ed ecco la data del 25 marzo. Molto spesso questa solennità viene spostata proprio perché capita durante la Settimana Santa. Quindi, senza voler sminuire la solennità del Natale, credo che il momento in cui Dio è venuto in mezzo a noi è all’Annunciazione, e il Vangelo di quest’oggi ci illumina su questa realtà di fede. Con il SI di Maria, Dio entra nella storia, e Giovanni Battista lo riconosce, quando Maria si reca da Elisabetta e il Magnificat è un inno di lode alla vita.

Oggi vogliamo pregare per tutte le nostre mamme, quelle sulla terra e quelle nel cielo. Vogliamo far sentire il nostro affetto e la nostra vicinanza a tutte le donne che per diversi motivi non sono riuscite a portare a termine la gravidanza. Vogliamo pregare per quelle donne che vengono sfruttate per fare figli che poi vengono venduti (la famosa gestazione per altri!).

La vita è un dono prezioso, che dobbiamo difendere sempre, dal concepimento alla morte naturale. E il valore della vita è maggiore di ogni altra cosa, anche delle nostre tradizioni, della nostra libertà.

Che la Vergine Maria ci aiuti ad essere saggi custodi della vita, come Lei lo è stata durante la gravidanza e non solo. 

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