XXVII DOMENICA T.O. (Anno C)
«Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo
gelso: “sradicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Carissimi amici,
questa domenica mi vorrei soffermare su due aspetti molto interessanti.
Il primo è in merito alla frase che ho scelto nell’introduzione. Sembra banale
o utopica, ma è la verità. La fede non è solo questione di fiducia, ma c’è ben
altro. Quando diciamo all’altro: «Fidati di me», che cosa l’altro si aspetta da
noi per potersi realmente fidare? La credibilità! Molte volte ci lamentiamo
perché Dio non ci fa i miracoli, ma ci chiediamo se nella richiesta siamo stati
credibili? Perché Dio dovrebbe ascoltarci? Essere persone credibili e
affidabili è la grande sfida, solo così saremo in grado di ottenere miracoli e
di farci ubbidire. Questo è fondamentale anche nelle nostre relazioni umane,
prima della fiducia, c’è bisogno di verificare la credibilità e la coerenza
dell’altro. Dio nei nostri confronti fa la stessa cosa. Ci da delle
possibilità, ma Lui resta sempre a capo. Proviamo solo ad immaginare cosa
potrebbe accadere se Dio ci desse carta bianca su tutto. Della creazione non
rimarrebbe nulla. La grandezza e la bellezza di Dio sta nel fatto che Lui è il
maestro, ci affida dei compiti da svolgere, ma non ci lascia soli, ci
accompagna passo passo, e se sbagliamo, Lui è pronto a correggerci. Di Dio mi
fido proprio perché è credibile, è vero, è coerente e chiede da me la stessa
cosa. Non voglio creare allarmismi, ma mi preme ricordare che non c’è solo il
Paradiso, ma c’è anche l’Inferno e il Vangelo di domenica scorsa c’è lo ricorda
molto bene.
Il secondo aspetto è in merito all’ultimo versetto: «Siamo servi inutili.
Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». È la dimensione della gratuità. Il
cristiano non ama per interesse, ma per amore. Ecco perché Gesù ci dice che
solo se saremo come i bambini entreremo nel regno dei cieli. I bambini sono
semplici, spontanei. Qualche giorno fa abbiamo ricordato la straordinaria
figura di san Francesco. Un uomo che ha vissuto la bellezza del Vangelo nella
semplicità e autenticità.
Chiediamo al Signore di mettere insieme queste due virtù: coerenza e
gratuità, in modo da essere veri discepoli di Gesù e persone autentiche, in
grado di costruire una società migliore.
“Signore, tante volte ho
sperimentato il tradimento della fiducia e so cosa provi, quando mi allontano
da te, ma Tu mi insegni a non rifiutare l’altro, ma di accompagnarlo, di
aiutarlo a capire il significato della coerenza e della credibilità. Aiutami,
infine, al termine di questo cammino di accompagnamento, a vivere ciò che tu mi
hai detto: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». Amen!”
Buon cammino.
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