sabato 24 marzo 2018

DOMENICA DELLE PALME IN PASSIONE DOMINI (Anno B)

DOMENICA DELLE PALME IN PASSIONE DOMINI (Anno B)
«Prendete, questo è il mio corpo»

Carissimi amici,
siamo giunti alla Settimana Santa, nella quale siamo chiamati a rivivere gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. Giorni drammatici, ma anche pieni di amore.
Ciò che caratterizza questa settimana, è il popolo. Un popolo ipocrita, dalla doppia faccia. Dapprima accoglie Gesù, come Re e liberatore, poi lo condanna a morte. Ma quello che a noi interessa è la reazione di Gesù in tutto questo. La reazione di Gesù, è dettata dall'amore, non un amore semplice, ma vero e profondo, tanto vero da dare la sua stessa vita, in riscatto degli altri. (Come la notizia di ieri del poliziotto francese, che ha dato la sua vita, in riscatto di un ostaggio).

Gesù è vittima di un complotto, ha la ragione dalla sua parte, potrebbe far mettere a morte i suoi accusatori e così ristabilire la pace. È un suo diritto, perché la giustizia ebraica era obbligata ad emettere una sentenza. Doveva  decidere se mettere a morte l’accusato o coloro che accusano. Se l’accusato era realmente colpevole, veniva condannato, in caso contrario, la condanna ricadeva su coloro che accusano. La pena capitale decisa per l’accusa contro Gesù è la crocifissione. Bisognava soltanto stabilire se mettere in croce Gesù o i farisei e i sommi sacerdoti. In questo contesto, capiamo la scelta di Gesù, di rimanere in silenzio e farsi carico di un peccato che non aveva fatto. Ha scelto di morire Lui e salvare tutti i suoi accusatori. (Un gesto profetico, che non hanno capito, perché allora si sono salvati, ma quarant'anni dopo sono stati uccisi tutti!).
Una scelta difficilissima, che pochi al mondo sono capaci di fare!

Attualizziamo questa scelta di Gesù nel nostro quotidiano. Certamente oggi non ci viene richiesta la vita, ma qualche volta sono disponibile a farmi carico di una situazione difficile per aiutare il prossimo? Quando qualcuno si fa carico della mia fragilità, come accolgo questo gesto?
Gesù si fa carico dei miei peccati, si interessa di me, mi toglie un peso, per farmi camminare più dritto e leggero. Io, in che modalità mi interesso dell’altro?

Gesù oggi ci insegna cosa significa offrire il proprio corpo per amore. Questo gesto, non significa acconsentire al male, quasi a dire: «tu hai sbagliato, vado in carcere al posto tuo. Tu continua a sbagliare». È un insegnamento forte, duro. Poche persone, hanno capito il gesto di Gesù. I pochi che abbiamo visto domenica scorsa: il buon ladrone, il centurione e Giuseppe d’Arimatea. È nella loro conversione che si realizza il sacrificio di Gesù. Senza questa conversione, quel sacrificio non serve a nulla.

La domanda che ci deve pervadere oggi è questa: Gesù si è offerto per me, qualcuno si è offerto per me. Quale è la mia reazione? Ho capito questo suo gesto, oppure no?
Soltanto dando una risposta a queste domande, possiamo capire se stiamo camminando bene, oppure dobbiamo continuare la nostra ricerca.

“O Signore, tante persone si sono caricate della mia fragilità. Non sempre sono in grado di riconoscere questi gesti d’amore. Aiutami a fare un cammino di conversione, affinché possa riconoscere te in questi gesti d’amore. Amen!”


Buona settimana Santa!

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