venerdì 24 dicembre 2021

NATALE DEL SIGNORE - Messa del giorno

NATALE DEL SIGNORE - Messa del giorno


Carissimi amici,

questa notte ci siamo concentrati sull’annuncio kerigmatico del Natale. Un annuncio di gioia, di speranza. Oggi viviamo la bellezza del grande poema che l’Evangelista Giovanni ci ha lasciato nel suo Vangelo. Un testo meraviglioso, da brividi, che ci fa comprendere come il Natale, oggi collocato nel tempo, ha la sua origine nel momento della creazione. “En arché” in principio! Così inizia la Genesi, così inizia il Vangelo di Giovanni. È dal principio che Dio ci ama, è dal principio che Dio è nostro compagno di cammino.

 

La bellezza di questo meraviglioso inno giovanneo, ci fa gustare la dolcezza di Dio, un Dio che crea la storia e che prende parte in questa storia. Non come dominatore, ma come innamorato. Innamorato delle sue creature, come amava dire san Francesco, padre del presepe, nel cantico del laudato sii.

 

Poi, meravigliosa è l’immagine della luce. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini… veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Senza luce non c’è vita! E tante volte lo diciamo: “ti vedo spento!”. E la luce che intende Giovanni, non è quella fisica, ma quella del cuore, quella degli occhi. Perché è dallo sguardo che capiamo se una persona sta bene oppure no. E Dio è quella luce capace di illuminare le nostre tenebre. Dio è colui che nel silenzio e nella dolcezza, rinnova la nostra vita, la nostra esistenza.

 

Un’ultima riflessione è sull'Et incarnatus est. L’incarnazione non è il semplice concepimento. L’incarnazione è penetrare nella vita dell’altro. Diventare tutt’uno, come ci racconta il libro della Genesi: “e i due diventeranno una sola carne”. È l'atto più bello dell’amore che, purtroppo, noi abbiamo trasformato in atto di puro piacere fisico. Fare l'amore, vivere l’amore, non è solo unire gli organi riproduttivi. Fare e vivere l’amore, significa vivere e essere per l’altro. Io posso amare alla follia, pur senza l'atto riproduttivo. E Gesù lo ha dimostrato nell’esperienza della Croce. Perché il fine del Natale è l’amore. Quello vero, autentico. Quello che Gesù ci ha lasciato come ultimo insegnamento: “Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.

 

Questa è la logica del Natale. Che il Signore possa illuminare la nostra vita e ci aiuti a vivere il dono dell’incarnazione, per poter essere donne e uomini capaci di amare alla follia e riempire il mondo di luce e di vita.

 

Buon Natale a tutti!

Nessun commento: