«parla come uno che ha autorità»
Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica, ci interpella su una nostra esplicita debolezza: l’incoerenza! Che questa cosa mette in imbarazzo, lo fa notare il Vangelo stesso, visto che tutti sono stupiti di Gesù.
Eppure Gesù non fa nulla di straordinario, fa semplicemente coincidere parole e azioni.
Essere coerenti, non è mai stato facile e mai lo sarà, perché la coerenza ti pone dei limiti, dei vincoli e soprattutto questi limiti e vincoli devono essere vissuti nella libertà, non nella costrizione. La coerenza è uno stile di vita, non una costrizione. Gesù non è costretto ad essere coerente, Gesù ha scelto di vivere così, perché coerenza è sinonimo di verità, credibilità, affidabilità e soprattutto libertà.
E proprio sulla libertà, vorrei soffermarmi un po’ di più. La coerenza ti porta ad essere libero, perché non hai nulla da nascondere, perché puoi dire ciò che vuoi senza che alcuno può mettere in discussione ciò che dici, proprio perché le parole sono testimoniate da una realtà vera ed oggettiva che nessuno può cambiare. Ad esempio: dire di essere fragili e imperfetti, è segno di coerenza e libertà, perché è così! L’uomo perfetto e infallibile, non esiste. Dire che il perdono e la Misericordia di Dio esiste, è segno di coerenza e libertà, perché ogni giorno ne facciamo esperienza.
Ho sempre detto che la libertà ha un costo elevato, però i benefici sono molto più convenienti. Essere coerente ti allontana dall’essere “furbetto” e quindi da coloro che vivono come “furbetti” e quindi dal 95% delle persone che ogni giorno frequentiamo. Effettivamente, il prezzo è troppo elevato! Ma d’altra parte, se c’è la percezione iniziale di rimanere da soli, nel tempo non sarà più così, perché l’altro poi vedrà in te una persona seria, autentica, vera, responsabile, libera, affidabile e quando una persona è fragile e ha bisogno, non può far altro che affidarsi. Ed ecco il riferimento diretto con Gesù! Gesù inizialmente è stato lasciato solo, soprattutto nel momento più duro come la Passione, ma ora tutto il mondo lo cerca e lo invoca, si affida a Lui.
Ecco, Gesù ci chiede di fare questo salto di qualità, passare dall’incoerenza, dalle bugie, dal nascondimento alla coerenza, alla verità, alla libertà. Passare dal grigiore alla luce della nostra vita. Passare dalla tristezza alla gioia.
E giusto per rafforzare il concetto, tutto ciò che è scritto in questo testo, non è copiato da nessuna parte, è solo frutto di esperienza vissuta, attraverso fallimenti e anche obiettivi raggiunti. Proporre delle cose agli altri, senza averle prima sperimentate sulla propria pelle, è incoerente e non credibile.
Come fare? Semplice! Sii te stesso (pregi e difetti, limiti e potenzialità), senza cercare rivalse o ottenere chissà cosa e mettiti nelle mani di Dio. Lui sa di cosa abbiamo realmente bisogno!
Buon cammino!
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