SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI
«Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le
loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Carissimi amici,
il discorso fatto in queste settimane, ci deve portare a vivere un certo
stile di vita. Chiaramente questo stile di vita, non è facile da vivere, perché
l’attuale società ci pone diverse difficoltà. Ma il Signore, conoscendo questa
realtà, non ci ha negato il suo grande amore, come abbiamo visto nella seconda
lettura. L’Apostolo Giovanni scrive: «Vedete quale grande amore ci ha dato il
Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!». Nonostante
tutta la nostra umanità imperfetta, Dio ci fa essere suoi figli. Ma c’è un passaggio
ulteriore: «noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è». È un
dono meraviglioso! Vivere il Vangelo, in tutte le grandi tribolazioni, ci rende
simili a Dio.
I santi hanno fatto proprio questo! Hanno cercato di vivere la vita di
fede così come il Vangelo ci ha indicato in queste settimane e che sintetizza
oggi nelle beatitudini: la mitezza, la misericordia, la giustizia, il dolore,
l’essenzialità, la pace. I santi non sono supereroi, delle persone speciali, sono
esseri umani come noi, che hanno capito la bellezza della vita cristiana e l’hanno
condivisa con gli altri. Ed ecco che la bellezza della santità, non è qualcosa
di utopico, di impossibile, ma è qualcosa di realizzabile, se noi lo vogliamo.
Dio ci ha fatto questo grande dono, spetta a noi aprirlo e saperlo valorizzare.
Certamente nella fatica terrena, ma sopratutto nella pace e nel riposo eterno
nel Paradiso.
Non bisogna aver paura della morte. Spesso la mia preghiera serale è
questa: «Signore, grazie per ciò che mi hai donato e scusa per ciò che non sono
riuscito a donare! Adesso puoi anche prendermi con Te!». E tante volte mi
addormento pregando l’Ave Maria. Questa preghiera, fatta con il cuore, libera l’anima
da tante catene umane, aiuta a comprendere che non siamo i padroni di questo
mondo e delle persone, ma semplici creature nelle mani di Dio, o come diceva
santa Teresa di Calcutta: «Siamo matite nelle mani Dio», e come esortava san
Giovanni Paolo II ai giovani: «Prendete in mano la vostra vita e fatene un
capolavoro». E davanti alla gloria umana, impariamo a rispondere come san
Filippo Neri: «Preferisco il Paradiso!»
Chiediamo aiuto ai nostri santi che portiamo nel cuore, di aiutarci a
vivere giorno dopo giorno la bellezza del Vangelo, per poter godere della
gloria del Volto di Dio nel Cielo. Amen!
Buon cammino verso il Paradiso!
Nessun commento:
Posta un commento