venerdì 1 novembre 2019

SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI
«Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».

Carissimi amici,
il discorso fatto in queste settimane, ci deve portare a vivere un certo stile di vita. Chiaramente questo stile di vita, non è facile da vivere, perché l’attuale società ci pone diverse difficoltà. Ma il Signore, conoscendo questa realtà, non ci ha negato il suo grande amore, come abbiamo visto nella seconda lettura. L’Apostolo Giovanni scrive: «Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!». Nonostante tutta la nostra umanità imperfetta, Dio ci fa essere suoi figli. Ma c’è un passaggio ulteriore: «noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è». È un dono meraviglioso! Vivere il Vangelo, in tutte le grandi tribolazioni, ci rende simili a Dio.

I santi hanno fatto proprio questo! Hanno cercato di vivere la vita di fede così come il Vangelo ci ha indicato in queste settimane e che sintetizza oggi nelle beatitudini: la mitezza, la misericordia, la giustizia, il dolore, l’essenzialità, la pace. I santi non sono supereroi, delle persone speciali, sono esseri umani come noi, che hanno capito la bellezza della vita cristiana e l’hanno condivisa con gli altri. Ed ecco che la bellezza della santità, non è qualcosa di utopico, di impossibile, ma è qualcosa di realizzabile, se noi lo vogliamo. Dio ci ha fatto questo grande dono, spetta a noi aprirlo e saperlo valorizzare. Certamente nella fatica terrena, ma sopratutto nella pace e nel riposo eterno nel Paradiso.

Non bisogna aver paura della morte. Spesso la mia preghiera serale è questa: «Signore, grazie per ciò che mi hai donato e scusa per ciò che non sono riuscito a donare! Adesso puoi anche prendermi con Te!». E tante volte mi addormento pregando l’Ave Maria. Questa preghiera, fatta con il cuore, libera l’anima da tante catene umane, aiuta a comprendere che non siamo i padroni di questo mondo e delle persone, ma semplici creature nelle mani di Dio, o come diceva santa Teresa di Calcutta: «Siamo matite nelle mani Dio», e come esortava san Giovanni Paolo II ai giovani: «Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro». E davanti alla gloria umana, impariamo a rispondere come san Filippo Neri: «Preferisco il Paradiso!»

Chiediamo aiuto ai nostri santi che portiamo nel cuore, di aiutarci a vivere giorno dopo giorno la bellezza del Vangelo, per poter godere della gloria del Volto di Dio nel Cielo. Amen!


Buon cammino verso il Paradiso! 

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