XXXIII DOMENICA T.O. (Anno C)
«Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto»
Carissimi amici,
siamo giunti alla conclusione dell’anno liturgico. Il Vangelo di questa
domenica sembra incutere terrore, spavento, quasi a dire che essere cristiani
equivale a soffrire e morire, ma non è così! La frase che ho scelto come
introduzione è un grande segno di speranza.
Ieri mi è arrivato un messaggio ironico da un mio amico, il quale mi
diceva che leggendo il Vangelo di questa domenica, ed in particolare questa
frase, si era sentito offeso, in quanto lui ha perso quasi tutti i capelli.
Ricordando che Gesù anche in altra occasione parla di capelli, gli ho risposto:
«Gesù, in un altro passaggio del Vangelo dice che i capelli del nostro capo
sono contati, quindi non disperare, anche se tu li hai persi, Gesù li tiene
tutti conservati e contati». Da questo divertente episodio, mi è venuta la
riflessione per questa pagina di Vangelo e l’ho collegata ad alcune mie
esperienze personali che ho vissuto.
Ieri mattina ho visitato delle case dove ci sono diverse situazioni di
sofferenza e ciò che si respirava in quelle case non era la disperazione, ma la
speranza. E pensando che anche il mio animo veniva da due giornata molto
intense e difficili, ieri ho ritrovato la serenità, ho capito qual è il
messaggio di Gesù. In tutta la descrizione apocalittica, Gesù ci dice di rimanere
sereni, perché ciò che l’uomo perde, Dio lo raccoglie, lo conserva e lo
valorizza. Nulla sfugge dalla sua mano e poi è bello il particolare del
contare. Generalmente noi contiamo solo quello che ha valore. Dio conta tutto
ciò che è importante per la nostra vita e non lo butta, ma lo conserva, come si
conserva un tesoro.
Ed ecco che tutta la nostra vita, soprattutto la nostra sofferenza è
preziosa agli occhi di Dio. Ciò che in questa vita perdiamo, lo ritroviamo con
Lui nel Paradiso, ed in quel momento sarà grande festa, perché: «era perduto ed
è stato ritrovato, era morto ed è tornato in vita».
“Signore, spesso la vita è amara,
dolorosa, carica di tante lacrime. Oggi però mi dai la certezza che queste
lacrime di dolore tu le raccogli, le conti, le trasformi in lacrime di gioia e
le conservi per il giorno in cui vedremo il Tuo Volto nel Paradiso, insieme a
Maria e ai Santi. Amen!”
Buon cammino!
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