XVI DOMENICA T.O. (Anno C)
«Beati coloro che custodiscono la
Parola di Dio con cuore integro e buono, e producono frutto con perseveranza».
Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica è
molto interessante, perché ci mostra due realtà molto particolari.
Tendenzialmente, ad una lettura veloce del Vangelo, poniamo l’atteggiamento di
Marta nel torto, mentre l’atteggiamento di Maria nel giusto. Come a dire che
Marta è cattiva, Maria è brava, ma non è proprio così.
Analizziamo bene alcuni
particolari. Dice il Vangelo di Luca: «una donna di nome Marta lo ospitò
[Gesù]. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del
Signore, ascoltava la sua Parola. Marta invece era distolta per i molti
servizi».
Qui abbiamo il centro di tutto il
messaggio di questa domenica. Marta fa entrare Gesù in casa e poi lo lascia
solo perché lei deve andare a fare dei servizi. La fortuna è che c’è Maria che
accoglie Gesù, lo ascolta e interagisce con lui.
Ad un certo punto succede qualcosa.
Marta interviene: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia
lasciata sola a servire?». Non solo Marta ha lasciato solo Gesù, ma addirittura
lo rimprovera perché distrae Maria dai suoi servizi. La risposta di Gesù, ridà
le giuste priorità: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma
di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le
sarà tolta».
Per capire la risposta di Gesù, è
opportuno fare due citazioni. La prima è il motto di San Benedetto: ora et
labora. Poi Santa Teresa di Calcutta ripeteva sempre alle sue suore che il
Cristo adorato è il povero aiutato e viceversa.
L’errore di Marta è stato quello di
dare priorità all’azione e non alla contemplazione. Molto spesso pensiamo che
dedicare tempo all’ascolto dell’altro è una perdita di tempo, ma non è così!
Ascoltare è fondamentale, perché è da quell’ascolto che nasce il desiderio di
fare.
Però bisogna fare attenzione a non
cadere nel tranello che bisogna solo ascoltare! Marta fa bene a rimproverare
Maria. Va bene ascoltare e interagire con l’ospite, ma non bisogna dimenticarsi
che quell’ospite va accolto anche materialmente!
Il vero cristiano non è quello che
trascorre ore e ore in adorazione e poi non conclude niente, oppure come quello
che fa diecimila attività e non si ferma un minuto per dire: «Grazie Signore!».
Il vero cristiano è colui che sa mettere insieme la contemplazione e l’azione,
colui che in ogni attività che fa, chiede aiuto al Signore e lo ringrazia.
Affidiamo al Signore tutti i nostri
sogni e i nostri progetti e realizziamoli insieme con Lui.
“Signore,
tante volte mi lascio distogliere dai mille impegni. Aiutami a trovare un po’
di tempo da dedicare a noi due, alla nostra relazione d’Amore. Amen!”
Buon cammino!
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