sabato 6 luglio 2019

XIV DOMENICA T.O. (Anno C)

XIV DOMENICA T.O. (Anno C)
«è vicino a voi il Regno di Dio»

Carissimi amici,
due sono gli argomenti principali del Vangelo di questa domenica. Il primo argomento, riguarda l’aspetto vocazionale. Già domenica scorsa abbiamo avuto tre esempi vocazionali. Oggi Gesù ne sceglie settantadue e li invia.

Nel momento dell’invio, Gesù dice: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai». Quando ascoltiamo questa frase, subito pensiamo alla scarsità di sacerdoti, in realtà Gesù fa un discorso più ampio. Non c’è solo il sacerdozio inteso come sacramento dell’ordine, esiste anche un sacerdozio battesimale del quale tutti siamo rivestivi. Quindi possiamo tradurre così la frase di Gesù : «gli uomini da evangelizzare sono tanti, ma sono pochi i cristiani». Ricordiamoci che non è solo il presbiterato in crisi vocazionale, ma anche il matrimonio! Quanti si sposano consapevolmente e in sintonia con la vita cristiana? Da questo capiamo che è il sacerdozio battesimale ad essere davvero in crisi.

Gesù poi continua: «Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Per ottenere buoni cristiani, bisogna affidarli al Signore. Ci lamentiamo che mancano i presbiteri. Li abbiamo chiesti nella preghiera al Signore? Ci lamentiamo che mancano le famiglie e che i paesi si svuotano. Abbiamo chiesto nella preghiera al Signore nuove famiglie?

Come dico sempre, prima di chiedere presbiteri, dobbiamo chiedere famiglie, perché i presbiteri e i religiosi, nascono da una famiglia. E una famiglia cristiana nasce da un uomo e una donna che vivono il sacerdozio battesimale.

Un secondo argomento è la libertà nell’annuncio del Vangelo. C’è una frase che Gesù dice e che noi interpretiamo in maniera dispregiativa. Dice Gesù: «Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino». Questa frase, che noi utilizziamo per screditare gli altri, è di una profondità unica. L’Annuncio del Vangelo non è un’imposizione, ma è una proposta libera. Se il nostro interlocutore non è interessato, è giusto rispettare la sua scelta. Questa frase la possiamo tradurre così: «Rispetto così tanto la tua scelta da lasciarti anche la polvere che ho calpestato. Che tu ci creda oppure no, il Regno di Dio è comunque vicino!» Una piccola precisazione. Il Vangelo è Vangelo, non si «adegua» per coloro che non vogliono credere! Chi annuncia il Vangelo deve essere credibile è fermo.

Lungo i secoli abbiamo fatto guerra ai non cristiani con questa frase. È il famoso «allah akbar» che oggi utilizzano i terroristi islamici. Se leggiamo in chiave dispregiativa questa frase, siamo autorizzati da Gesù stesso a fare guerra agli infedeli, ma fortunatamente il Signore ci ha illuminato sull’interpretazione della Sacra Scrittura e ci ha dato una nuova chiave di lettura, che è quella del rispetto e della Misericordia. Non dimentichiamo che il Vangelo di Luca è il Vangelo della Misericordia, del Padre misericordioso, di Zaccheo, del buon ladrone.

Vivere il sacerdozio battesimale inizia proprio da questo secondo argomento: annunciare il Vangelo e rispettare la liberà dell’altro. Sarà più il nostro rispetto a convertire e non i nostri discorsi!

Chiediamo al Signore operai saggi per la sua messe.

“Signore, donami la grazia di vivere in pienezza il mio sacerdozio battesimale. Aiutami ad essere rispettoso delle scelte degli altri, e perdonami per tutte quelle volte che mi sono comportato male nei confronti di chi non vuole credere. Amen!”


Buon cammino! 

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