sabato 19 gennaio 2019

II DOMENICA T.O. (Anno C)

II DOMENICA T.O. (Anno C)
«Qualsiasi cosa vi dica, fatela».

Carissimi amici,
oggi Maria ci dice di seguire Gesù, di fare ciò che Lui ci chiede, anche se poi è Gesù che fa qualcosa per noi. Il «segno» delle nozze di Cana, ci fa comprendere come Gesù è capace di trasformare la nostra vita e farci gustare la dolcezza della vita.

Prima di entrare nel testo del Vangelo, è opportuno sottolineare un aspetto molto importante. Maria non è solo la «serva del Signore», Maria oggi è presentata come maestra, come educatrice. Ecco Maria è immagine della Chiesa che da una parte è a servizio dell’umanità, dall’altra è maestra dell’umanità, quindi la Chiesa è chiamata a servire e a insegnare, educare.

Il racconto inizia con una festa, con una gioia, ma ad un certo punto la gioia finisce, «non hanno più vino». Maria interviene e Gesù agisce. Qui troviamo Maria che fa da tramite tra gli invitati e Gesù. Maria è colei che intercede per noi. È Maria che porta le nostre suppliche al Figlio. Poi c’è un particolare. «vi erano sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei giudei». Come sappiamo, il numero 6 nella Bibbia indica l’imperfezione, e l’evangelista aggiunge ancora un particolare: «le riempirono [di acqua] fino all'orlo». Gesù si trova davanti l’imperfezione dura come la pietra e piena fino all'orlo dell’indifferenza, dell’insipido, ma non solo. In queste anfore c’era dell’acqua sporca. Insomma un caso disperato! Ed è in quelle condizioni che avviene il prodigio. Come non ricordare la frase di S. Paolo che dice: «dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia» (Rm 5,20).

Questo brano ci insegna che tutti hanno accesso alla salvezza, al cambiamento di vita, soprattutto chi vive situazioni difficili, dove la vita ha smesso di gioire e di sorridere. Gesù non conosce limiti nell'amare. È disposto a tutto per noi, anche a morire. In un certo senso Gesù ci viene a dire: «Coraggio, anche se sei imperfetto, hai il cuore duro come la pietra, la tua anima sporca, non temere! Io posso trasformare la tua vita, se lo vuoi». Ed è così! Gesù è pronto a cambiare la nostra vita. Aspetta solo un cenno da parte nostra. Maria ci ha dato un ottimo consiglio: «Fate quello che vi dirà». Affidiamoci al Signore, buttiamoci tra le sue braccia misericordiose, ed Egli non esiterà a trasformare la nostra vita.

Un ultimo particolare. La gioia che da Gesù, non è come quella che abbiamo perso, ma è più grande. Infatti colui che dirigeva il banchetto, assaggiato il vino nuovo disse: «tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».

La gioia che proviene dall'incontro con Gesù, è così grande che non la posso descrivere, perché è talmente personale che ognuno di noi la percepisce in modo diverso. Però, anche se non si può descrivere, questo incontro si vede nel volto e nella vita di ciascuno di noi. E come dico spesso, quando si riceve una bella notizia, è impossibile nasconderla.

La bella notizia di oggi è che Gesù trasforma l’impossibile.


“Signore, molto spesso sono come le anfore piene di acqua, cioè trasparente, insipido, ma a volte anche pieno di quell'acqua che si è sporcata a causa dei peccati. Aiutami ad essere pieno di gioia, di  speranza, affinché possa testimoniare che la Tua Misericordia è senza limiti ed è  capace dell’impossibile. Amen!”


Buon cammino!

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