II DOMENICA T.O. (Anno C)
«Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Carissimi amici,
oggi Maria ci dice di seguire Gesù, di fare ciò che
Lui ci chiede, anche se poi è Gesù che fa qualcosa per noi. Il «segno» delle
nozze di Cana, ci fa comprendere come Gesù è capace di trasformare la nostra
vita e farci gustare la dolcezza della vita.
Prima di entrare nel testo del Vangelo, è opportuno
sottolineare un aspetto molto importante. Maria non è solo la «serva del
Signore», Maria oggi è presentata come maestra, come educatrice. Ecco Maria è
immagine della Chiesa che da una parte è a servizio dell’umanità, dall’altra è
maestra dell’umanità, quindi la Chiesa è chiamata a servire e a insegnare,
educare.
Il racconto inizia con una festa, con una gioia, ma ad
un certo punto la gioia finisce, «non hanno più vino». Maria interviene e Gesù
agisce. Qui troviamo Maria che fa da tramite tra gli invitati e Gesù. Maria è
colei che intercede per noi. È Maria che porta le nostre suppliche al Figlio.
Poi c’è un particolare. «vi erano sei anfore di pietra per la purificazione
rituale dei giudei». Come sappiamo, il numero 6 nella Bibbia indica
l’imperfezione, e l’evangelista aggiunge ancora un particolare: «le riempirono [di
acqua] fino all'orlo». Gesù si trova davanti l’imperfezione dura come
la pietra e piena fino all'orlo dell’indifferenza, dell’insipido, ma
non solo. In queste anfore c’era dell’acqua sporca. Insomma un caso
disperato! Ed è in quelle condizioni che avviene il prodigio. Come non
ricordare la frase di S. Paolo che dice: «dove abbonda il peccato, sovrabbonda
la grazia» (Rm 5,20).
Questo brano ci insegna che tutti hanno accesso alla
salvezza, al cambiamento di vita, soprattutto chi vive situazioni
difficili, dove la vita ha smesso di gioire e di sorridere. Gesù non conosce
limiti nell'amare. È disposto a tutto per noi, anche a morire. In un certo
senso Gesù ci viene a dire: «Coraggio, anche se sei imperfetto, hai il
cuore duro come la pietra, la tua anima sporca, non temere! Io posso
trasformare la tua vita, se lo vuoi». Ed è così! Gesù è pronto a cambiare la
nostra vita. Aspetta solo un cenno da parte nostra. Maria ci ha dato un ottimo
consiglio: «Fate quello che vi dirà». Affidiamoci al Signore, buttiamoci tra le
sue braccia misericordiose, ed Egli non esiterà a trasformare la nostra vita.
Un ultimo particolare. La gioia che da Gesù, non è
come quella che abbiamo perso, ma è più grande. Infatti colui che dirigeva il
banchetto, assaggiato il vino nuovo disse: «tutti mettono in tavola il vino
buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno
buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
La gioia che proviene dall'incontro con
Gesù, è così grande che non la posso descrivere, perché è talmente personale
che ognuno di noi la percepisce in modo diverso. Però, anche se non si può
descrivere, questo incontro si vede nel volto e nella vita di ciascuno di noi. E
come dico spesso, quando si riceve una bella notizia, è impossibile
nasconderla.
La bella notizia di oggi è che Gesù trasforma
l’impossibile.
“Signore, molto spesso sono come le anfore piene di
acqua, cioè trasparente, insipido, ma a volte anche pieno di quell'acqua che
si è sporcata a causa dei peccati. Aiutami ad essere pieno di gioia, di
speranza, affinché possa testimoniare che la Tua Misericordia è senza limiti ed
è capace dell’impossibile. Amen!”
Buon cammino!
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