lunedì 24 dicembre 2018

NATALE DEL SIGNORE (Anno C)

NATALE DEL SIGNORE (Anno C)
«Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, […] è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore».

Carissimi amici,
ogni anno la Chiesa ci fa contemplare il Natale attraverso il racconto dell’Evangelista Luca, carico di immagini belle e simboliche che trasmettono un messaggio di grande gioia e speranza.

Luca inizia il suo racconto descrivendo il contesto storico e sociale. I protagonisti principali, Maria e Giuseppe, sono in viaggio per adempiere ai doveri civili, come tante altre persone. Giunti a Betlemme, Maria ha iniziato ad avere le doglie del parto. Che fare? Giuseppe prova a cercare un posto dove appoggiarsi e far nascere il bambino in sicurezza, ma non trova nulla, se non un rifugio per animali. (Nel protovangelo di Giacomo leggiamo che nel momento del parto, Maria e Giuseppe si trovano nel deserto e l’unico luogo di rifugio era una grotta). Attenzione ad un particolare! Luca non spiega le motivazioni, perché non trovano alloggio, ma guardando il contesto, si possono supporre due motivi. Il primo è che effettivamente gli alloggi erano pieni, visto che anche altre persone erano giunte in quel luogo per il censimento, il secondo motivo è il parto di Maria. Il pio ebreo non poteva assistere al parto e sporcarsi con il sangue, altrimenti diventava impuro.

Un secondo aspetto molto bello, è l’annuncio ai pastori. Nella loro notte, trovano la luce, che è Gesù Cristo, ed è ancora più bello come questi pastori trovano Gesù Cristo: in una mangiatoia! Per molti studiosi, le fasce e la mangiatoia sono in riferimento al sudario e al sepolcro, ma Luca vuole condurre i pastori all’Eucaristia, ecco il senso della mangiatoia e non un letto comodo in albergo. Nell’albergo, nel palazzo c’è il Re, l’orgoglio umano, rappresentato da Erode; nella mangiatoia c’è l’Eucaristia, il Pane di vita.

Il Natale per noi, è l’incontro con l’Eucaristia. Un Dio grande e onnipotente che un tempo decise di rivestirsi di umanità, oggi riveste il Pane e il Vino dell’Eucaristia. Il vero presepe oggi è l’altare! Gesù Eucaristia adagiato sul corporale e noi come i pastori, andiamo ad adorarlo e a nutrirci di Lui. In ogni Eucaristia, avviene il grande prodigio. Gesù è vivo e presente in mezzo a noi, non possiamo non accoglierlo con tanta gioia, con tanto amore, con tanta devozione. Partecipare all’Eucaristia è rivivere non solo la passione, morte e risurrezione di Gesù, ma è rivivere la notte del Natale, una notte che ha donato al mondo il regalo più bello: il Paradiso!


Buon Natale e buona Eucaristia a tutti!

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