NATALE
DEL SIGNORE (Anno C)
«Non
temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, […] è nato per voi un Salvatore,
che è Cristo Signore».
Carissimi
amici,
ogni
anno la Chiesa ci fa contemplare il Natale attraverso il racconto
dell’Evangelista Luca, carico di immagini belle e simboliche che trasmettono un
messaggio di grande gioia e speranza.
Luca
inizia il suo racconto descrivendo il contesto storico e sociale. I
protagonisti principali, Maria e Giuseppe, sono in viaggio per adempiere ai
doveri civili, come tante altre persone. Giunti a Betlemme, Maria ha iniziato
ad avere le doglie del parto. Che fare? Giuseppe prova a cercare un posto dove
appoggiarsi e far nascere il bambino in sicurezza, ma non trova nulla, se non
un rifugio per animali. (Nel protovangelo di Giacomo leggiamo che nel momento
del parto, Maria e Giuseppe si trovano nel deserto e l’unico luogo di rifugio
era una grotta). Attenzione ad un particolare! Luca non spiega le motivazioni,
perché non trovano alloggio, ma guardando il contesto, si possono supporre due
motivi. Il primo è che effettivamente gli alloggi erano pieni, visto che anche
altre persone erano giunte in quel luogo per il censimento, il secondo motivo è
il parto di Maria. Il pio ebreo non poteva assistere al parto e sporcarsi con
il sangue, altrimenti diventava impuro.
Un
secondo aspetto molto bello, è l’annuncio ai pastori. Nella loro notte, trovano
la luce, che è Gesù Cristo, ed è ancora più bello come questi pastori trovano
Gesù Cristo: in una mangiatoia! Per molti studiosi, le fasce e la mangiatoia
sono in riferimento al sudario e al sepolcro, ma Luca vuole condurre i pastori
all’Eucaristia, ecco il senso della mangiatoia e non un letto comodo in
albergo. Nell’albergo, nel palazzo c’è il Re, l’orgoglio umano, rappresentato
da Erode; nella mangiatoia c’è l’Eucaristia, il Pane di vita.
Il
Natale per noi, è l’incontro con l’Eucaristia. Un Dio grande e onnipotente che
un tempo decise di rivestirsi di umanità, oggi riveste il Pane e il Vino
dell’Eucaristia. Il vero presepe oggi è l’altare! Gesù Eucaristia adagiato sul
corporale e noi come i pastori, andiamo ad adorarlo e a nutrirci di Lui. In
ogni Eucaristia, avviene il grande prodigio. Gesù è vivo e presente in mezzo a
noi, non possiamo non accoglierlo con tanta gioia, con tanto amore, con tanta
devozione. Partecipare all’Eucaristia è rivivere non solo la passione, morte e
risurrezione di Gesù, ma è rivivere la notte del Natale, una notte che ha
donato al mondo il regalo più bello: il Paradiso!
Buon
Natale e buona Eucaristia a tutti!
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