I
DOMENICA DI NATALE “Festa della Santa famiglia di Nazareth” (Anno B)
«e
anche a te una spada trafiggerà l’anima»
Carissimi
amici,
la
festa di oggi ci deve far riflettere sul valore della famiglia. Ho scelto
questa frase, così forte, così drammatica, proprio per far capire che essere
famiglia non solo rose e fiori. Essere famiglia significa anche vivere insieme
i momenti fragili, negativi, dolorosi.
Quante
famiglie ferite nel mondo ci sono oggi! Papa Francesco, nell’esortazione post
sinodale Amoris laetitia, (che invito
tutti a leggere e studiare!) fa un’analisi molto dettagliata e molto efficace
sulla situazione attuale della nostra società, in particolare sul ruolo che
essa svolge nella famiglia.
Molti
dicono che la famiglia di Nazareth non è più il modello di famiglia da proporre
ai nostri giorni. Io invece sostengo il contrario è credo fermamente che la
famiglia di Nazareth è il modello di ogni famiglia.
Giuseppe
ama Maria, ma durante il fidanzamento avviene qualcosa di inaspettato. Maria si
ritrova incinta. Attenzione, non cadiamo nel tranello: «è opera di Dio!».
Giuseppe, prima che l’Angelo gli parla, ha una reazione che merita la nostra
attenzione. La legge del tempo permetteva e legittimava la lapidazione in caso
di tradimento, un po’ come ai giorni nostri con il divorzio: «tua moglie/tuo
marito ti tradisce? Divorzia e chiedi gli alimenti!» Giuseppe ama Maria e non vuole metterla alla
berlina di tutti, ma pensa di risolvere la faccenda in segreto (cfr. Mt1,19).
In un successivo momento l’Angelo dirà a Giuseppe ciò che è avvenuto realmente.
Maria,
questa giovane ragazza, che pur essendo chiamata da Dio, non rinuncia a
Giuseppe, non gli dice: «vattene, non sei più parte della mia vita, adesso ho
un altro: Dio!», ma si affida anche a Giuseppe.
Maria
e Giuseppe, sono consapevoli che quel figlio non è frutto della loro unione,
del loro amore, ma lo accolgono come se fosse tale. È quel figlio che unirà
Maria e Giuseppe.
Maria
e Giuseppe hanno vissuto anche l’incomprensione degli altri, soprattutto in momento
delicato, come quello della nascita di Gesù. Costretti a rifugiarsi in una
grotta, in una stalla e poi fuggire in Egitto.
E
quella frase dura di Simeone nei confronti di Maria: «e anche a te una spada
trafiggerà l’anima». Sembra come quando un medico annuncia una grave malattia. E
penso ai tanti feti malati o disabili che vengono soppressi prima del parto, per
non parlare di una mamma che vede morire il proprio Figlio in un modo così
umiliante e atroce!
Ma
cosa ci vuole insegnare oggi la famiglia di Nazareth?
Semplicemente
che le difficoltà si devono risolvere insieme, infondo Maria e Giuseppe le
hanno vissute tutte, come abbiamo appena visto. Certo, ci sono situazioni
davvero drammatiche dove nessuno può giudicare, ma prima di arrivare
all’estremo, è possibile fare qualcosa?
I
problemi della famiglia non si possono elencare e risolvere in questa pagina,
ma è interessante e fruttuoso interrogarsi sul tema della famiglia.
Vi
lascio alcune domande che forse, possono essere utili.
Perché
mi sono fidanzato/sposato?
Perché
ho scelto tra milioni di uomini/donne proprio lui/lei?
Nella
vita familiare ci sono molte prove, molti ostacoli, come li superiamo?
“Signore, ti ringrazio
per l’immenso dono della mia famiglia, senza di loro adesso non starei qui a
lodarti e ringraziarti. Perdonami per tutte le volte che ho arrecato delle
sofferenze interiori ai miei genitori. Conservali sempre nel loro amore e nel
Tuo amore. Amen!”
Buon cammino!
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