"È bello per noi esse qui"
Carissimi amici,
domenica scorsa abbiamo iniziato il nostro cammino sul discernimento e abbiamo visto che per un sano discernimento occorre chiedere i doni dello Spirito Santo e poi di un serio confronto con la persona di fiducia in un luogo solitario.
Oggi vediamo cosa non ci permette di fare saggio discernimento, e quindi ci porta a commettere degli errori. Gesù, chiama Pietro, Giacomo e Giovanni e insieme salgono sul monte Tabor. Ad un certo punto, Gesù rivela la sua gloria, manifestandosi come la pienezza della Torah (legge e profeti) e accanto a lui appaiono Mosè ed Elia. Preso dallo stupore, Pietro dice di voler fare tre tende. Una per Gesù, una per Mosè, una per Elia.
Attenzione all'ordine! Non è casuale. Immaginate il podio, dove i posti sono numerati 3°, 1°, 2°. Quindi per Pietro, Gesù è al terzo posto, Mosè al primo, Elia al secondo. E non è difficile capirlo, visto che Pietro è molto più legato alle prescrizioni della legge, rispetto a Paolo, come si vedrà poi nel Concilio di Gerusalemme.
Sul nostro tema del discernimento, la figura di riferimento oggi è Pietro. Sappiamo che Pietro è un tipo molto impulsivo, non riflette, non fa saggio discernimento. E lo abbiamo visto in tante occasioni. Parla sempre per primo e quasi sempre sbaglia. E quelle poche volte che risponde bene, il momento di gloria dura poco, perché, preso dall'orgoglio, commette degli errori.
Ciò che danneggia il discernimento, e quindi le nostre scelte, è l'impulsività. E ci è capitato spesso che in certe situazioni, quando ci lasciamo prendere dalla rabbia o dallo stupore, commettiamo degli errori. Ci illudiamo che le cose vadano come noi vorremmo, ma la realtà, presto o tardi, ci farà tornare con i piedi per terra in maniera abbastanza brusca.
Tenere a freno l'impulsività, l'emozioni del cuore, non è facile. Sia per situazioni negative, sia per situazioni positive. Gli errori non si fanno solo per reazioni impulsive negative, ma anche per eccesso di bene. Amare follemente l'altro, se non è controllato, può diventare molto pericoloso, perché si rischia di soffocare la persona amata. Fermarsi, chiedersi sempre se quella cosa che vorremmo fare è davvero necessaria per una buona relazione di amicizia oppure no! E soprattutto farsi aiutare da una persona esterna alla questione.
In conclusione, l'emotività e l'impulsività, ci fanno sbagliare, quindi quando percepiamo che qualcosa non va, fermiamoci subito e facciamo discernimento. Una decisione impulsiva, può portare a generare una guerra! Pensiamoci!
Che lo Spirito Santo possa illuminare ogni nostra situazione e ogni nostra scelta.
Buon cammino!
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