«Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica ci vuole far riflettere su due aspetti. Il primo riguarda la dimensione apocalittica. Quante volte abbiamo sentito fesserie sulla fine del mondo, di complottisti che vedono morte e distruzione ovunque. E non mi riferisco solo a Nostradamus, ai Maya o ai fondamentalisti cattolici di matrice Medjugorjana e altri simili, ma anche alle tante persone che vedono complotti ovunque, dei poteri forti che vogliono dominare il pianeta, ecc. Insomma tutto l'universo delle fake news, che trovano accoglienza tra la gente semplice e poco istruita, che non sempre e capace di fare discernimento. E proprio su questo aspetto, Gesù ci dice di fare attenzione, di essere prudenti, di non credere a tutto ciò che ci viene detto. E qui qualche domanda: Quando leggo qualche notizia, quando qualcuno mi racconta qualcosa, verifico l'attendibilità e la veridicità? Una determinata realtà la valuto con criteri oggettivi o soggettivi? Ecco in base alle risposte a queste domande, capiamo se siamo saggi o creduloni.
La seconda riflessione è sul vivere l'oggi in prospettiva del futuro. Non dobbiamo pensare di come sarà il futuro, ma dobbiamo pensare a vivere bene l'oggi. L'oggi vissuto bene è la garanzia del domani, del futuro. Se viviamo bene l'oggi, il futuro non sarà poi così terrificante, come i soggetti sopracitati vogliono dimostrare.
Chiediamo la grazia al Signore il dono del discernimento e del saper vivere bene le nostre giornate. Nell'amore e nell'amicizia con Dio e tra di noi.
Buon cammino!
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