domenica 7 novembre 2021

XXXII DOMENICA T.O. (Anno B)

XXXII DOMENICA T.O. (Anno B)
«In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri».

Carissimi amici,
il Vangelo di oggi ci fa riflettere sulla virtù dell'umiltà. Come prima osservazione, Gesù ci fa notare come dobbiamo stare alla larga dalle persone che si credono chissà chi, che credono di avere sempre la ragione dalla loro parte, che si credono onnipotenti. E mi sembra una giusta osservazione, perché agli occhi di Dio non contano i titoli di studi o il prestigio sociale che abbiamo, ma conta ben altro: il cuore!

Come seconda osservazione è la riflessione che Gesù fa sull'obolo della vedova. Chiaramente non è un discorso economico. Gesù non ci chiede di girare tutto il nostro stipendio alla Caritas. Mi sembra abbastanza ovvio! Ma Gesù si riferisce al dono della vita, al dono dei propri talenti e qualità. E verificare questa cosa non è difficile. Basta chiedersi: "Quanto dedico alla mia famiglia? Quanto tempo ed energie dedico alla comunità?" Dalla risposta capiamo se siamo come i ricchi presuntuosi, che si limitano ai ritagli, o come l'umile vedova che mette in gioco tutto. Che senso ha avere un capitale economico se non lo investo? Che senso ha avere titoli di studi se non li metto a servizio? Che senso ha avere dei talenti se non li metto in gioco?

Più siamo generosi, più la nostra vita acquista valore. Più la nostra vita ha un valore, più la società diventa più bella. Non occorre chissà quale magia. Meno pigrizia, più generosità!

In Paradiso vanno le persone generose, non i tirchi e i pigri.

Buon cammino!

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