DOMENICA DELLE PALME IN PASSIONE DOMINI
Carissimi amici,
Tutti sappiamo che Cristo è morto e risorto per la nostra salvezza (annuncio kerigmatico!). Ma il racconto della Passione coincide con questo annuncio così importante?
Torniamo indietro di qualche giorno e fermiamoci sul racconto della bella Susanna e dei due anziani che troviamo al cap. 13 del profeta Daniele. La povera Susanna era stata vittima di un complotto da parte dei due anziani e hanno chiesto la condanna a morte! Daniele, grazie all'aiuto di Dio, è riuscito a difendere Susanna, facendo condannare i due anziani alla stessa che loro avevano chiesto per Susanna.
Se a questo racconto cambiamo i personaggi e ci mettiamo quelli del processo a Gesù, cosa sarebbe accaduto? Che Gesù si sarebbe difeso e avrebbe attestato la verità, e i suoi accusatori sarebbero stati crocifissi. Gesù ha taciuto per non mandare a morte centinaia di persone, ecco perché è morto e risorto per la salvezza di tutti.
Questo evento ci porta direttamente ad Auschwitz, quando San Massimiliano Kolbe, prese su di sé "colpe" altrui e immolò la sua vita! E su questo evento, voglio aggiungere un ricordo del 2016, quando sono andato in questi luoghi di morte. Camminando tra quelle palazzine in mattoni, i forni crematori, quella recinzione uncinata, ho letto il salmo 21(22), lo stesso che Gesù ha citato sulla croce, e ho pensato: “chissà quante volte gli Ebrei avranno pregato questo salmo qui dentro”. Inizialmente ho provato angoscia e desolazione, ma nella parte finale, il salmo spalanca le porte alla speranza, alla lode, al ringraziamento. Questo a dire che anche nelle situazioni più brutte, più orribili, c'è sempre una speranza.
Tornando sulla questione del processo, occorre fare una riflessione. Ma una scelta del genere: tacere la verità, è davvero la cosa giusta? Dipende dalle situazioni! Nel caso di Gesù, (e di san Massimiliano) si è evitata una strage, una carneficina... Così come tante persone sono rimaste in silenzio o hanno mentito ai fascisti e ai nazisti quando hanno nascosto e salvato tanti ebrei (e non solo!).
Davanti a scelte simili, solo lo Spirito Santo può dirci come agire per il bene altrui, mai fare di testa nostra! E lo Spirito Santo ci parla attraverso la Parola di Dio, attraverso la testimonianza di tanti Santi, attraverso il discernimento con la guida spirituale.
In questa settimana Santa, meditiamo e gustiamo tutta la passione contenuta nel salmo 21(22), in modo da vivere la Pasqua come una vera liberazione!
Buona settimana Santa!
sabato 27 marzo 2021
DOMENICA DELLE PALME IN PASSIONE DOMINI
sabato 20 marzo 2021
V DOMENICA DI QUARESIMA (Anno B)
V DOMENICA DI QUARESIMA (Anno B)
«Quando sarò innalzato, attirerò tutti a me»
Carissimi amici,
La pagina del Vangelo di questa domenica, si apre con
una richiesta da parte di alcuni greci. «vogliamo vedere Gesù». Gli Apostoli,
riferiscono a Gesù tale richiesta, ma Gesù non da una risposta affermativa o
negativa. Utilizza tale richiesta, per annunciare di nuovo la passione, che
ormai è imminente. Dal discorso di Gesù, viene fuori questo, che c’è un unico
modo per vedere Gesù: la Croce! Non è possibile credere in Gesù, se non si
parte dalla Croce. È sul Calvario che avvengono alcune grandi conversioni,
forse le più significative. Il ladrone, che rappresenta l’umanità ferita dal
peccato, sulla Croce chiede perdono a Dio, riconoscendo in Gesù «il Giusto». Il
centurione, che rappresenta l’ateismo, il paganesimo, riconosce Gesù come
«veramente Figlio di Dio», ed infine Giuseppe d’Arimatea, che rappresenta la
classe politico-religiosa, che se prima della passione, aveva paura di stare al
fianco di Gesù, nel momento della Croce, è uscito allo scoperto e si è preso
cura del corpo di Gesù, in attesa della risurrezione.
Sul nostro tema dell’amicizia, oggi troviamo un
insegnamento davvero grande. Ciò che rende forte un rapporto di amicizia, è la
capacità di affrontare i momenti più difficili. Sono le situazioni negative,
incerte, che mostrano la verità di noi stessi e degli altri. E questo lo
conferma anche un detto popolare: “il vero amico, si vede nel momento del
bisogno!”. Ma non solo bisogni materiali, perché poi si rischia di essere
opportunisti, ma soprattutto bisogni legati al cuore. Un vero amico è colui che
ti mette una mano sulla spalla, è colui che con una carezza asciuga le tue
lacrime, è colui che lotta ogni giorno con te nella ricerca della libertà e della
pace. Ecco come si scelgono le amicizie! Non con i “buongiorno” o la
passeggiata per il paese.
Gesù, dal suo trono (la Croce), ci ha insegnato che
«non c’è amore più grande di questo: dare la vita per gli amici». Ovvero di
entrare e vivere nella difficoltà dell’altro. Solo così saremo veri amici e
veri seguaci di Gesù.
Buon cammino!
sabato 13 marzo 2021
IV DOMENICA DI QUARESIMA (Anno B)
IV DOMENICA DI QUARESIMA (Anno B)
« Dio ha tanto amato gli uomini da dare il Figlio
unigenito»
Carissimi amici,
oggi la liturgia ci fa riflettere sul profondo
colloquio tra Gesù e Nicodemo e sul tema dell’amicizia, abbiamo una bellissima testimonianza.
Nicodemo, vuole essere amico di Gesù, ma allo stesso
tempo ha paura che questa amicizia venga interpretata male dagli altri,
generando quel fastidioso pettegolezzo di cui, anche a distanza di millenni,
molti di noi ci nutriamo. Però è interessante la reazione di Nicodemo.
Nonostante ha paura, non vuole rinunciare a questa amicizia e decide comunque
di incontrare Gesù, anche di notte e in solitudine. Scelta discutibile, perché
di notte e in solitudine, è stato molto più rischioso e per i pettegoli, queste
situazioni sono i piatti preferiti. Questo ci fa capire come il valore di
un’amicizia è molto più grande di quello che possono essere i giudizi altrui,
anche se dolorosi. Nicodemo oggi ci dice di affrontare questa paura, di
considerare l’amicizia più forte del pettegolezzo. So che non è facile, ma se
in quella relazione di amicizia non c’è nulla di malvagio, perché darla vinta
al demonio chiacchierone?
Come reagisce Gesù in tutto questo? Accogliendo
Nicodemo e aprendo a lui il suo cuore. In questo breve, ma intenso colloquio,
Gesù rivela a Nicodemo tutta la verità: l’Amore, la Passione e la Risurrezione.
Gesù non si lascia condizionare da quella paura, perché sa qual è la sua
missione, sa cosa deve fare.
In merito al tema della notte e della solitudine,
sappiamo che il Vangelo di Giovanni ha un profilo teologico e spirituale.
Quella notte, non è tanto la notte in senso temporale, ma è la notte, il buio
del nostro cuore, toccato dalle ferite, da ciò che rovina la nostra esistenza.
E la solitudine non è un nascondersi, ma voler vivere un incontro personale a
tu per tu con l’amico, con Gesù.
Papa Francesco ci sta ricordando più volte di come il
pettegolezzo è dannoso. È dannoso per chi lo riceve, perché si sente ferito, ed
è dannoso per chi lo fa perché gli apre le porte dell’inferno. Un modo per
zittire questo pettegolezzo è vivere a pieno la vita, nella verità e nella
trasparenza, senza nascondersi, senza lasciarsi condizionare più di tanto,
dopotutto è a Dio che la nostra anima dovrà chiedere conto, non al passante di
turno.
Un’ultima riflessione la vorrei fare su un’altra frase
di Gesù, quando dice che « Dio ha tanto amato gli uomini da dare il Figlio
unigenito». Dio ci ama così tanto da mettere il Figlio nelle nostre mani.
L’immagine che ci può far capire questa frase di Gesù è quando riceviamo
l’Eucaristia nelle nostre mani. Non sempre abbiamo «mani» limpide e belle,
eppure Dio fa questo gesto di mettere nelle nostre mani il Figlio, come a dire:
«Ecco, questo è il mio corpo, fanne buon uso!». Proviamo ad accostarci
all’Eucarestia con questo spirito. Dio che mette suo Figlio nelle nostre mani
dicendoci: «è tuo! Gesù è nelle tue mani, in tuo possesso!». Solo così, forse
iniziamo a capire che grande responsabilità abbiamo! Stessa cosa nell’amicizia
e ancor di più tra marito e moglie: «Io metto la mia vita, l’intera mia
esistenza nelle tue mani!».
“Signore, tante volte ho ricevuto l’Eucaristia
superficialmente. Aiutami a capire che ciò che ho tra le mani, non è una
semplice ostia, ma il tuo Corpo liberamente donato per la mia guarigione e per
la mia salvezza. Così come guardando il Crocifisso, possa capire fin dove
riesce ad arrivare l’amore sconfinato che hai per me. Amen!”
Buon cammino!
sabato 6 marzo 2021
III DOMENICA DI QUARESIMA (anno B)
«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere»
continuiamo il nostro cammino verso la Pasqua sul tema dell’amicizia. Il Vangelo di questa domenica, ci mostra un Gesù molto arrabbiato e un po’ violento, tanto da prendere a frustate i venditori nel tempio e i cambiamonete. Il gesto di Gesù, non lo possiamo prendere con superficialità, perché se andiamo a ben vedere, le persone che lui scaccia, fondamentalmente stanno facendo il loro lavoro e in piena regola con le leggi del Signore. I cambiamonete servivano, perché tanti ebrei che da altre nazioni salivano al tempio, dovevano cambiare la moneta per poter fare l’offerta, così come i venditori di colombe o tortore che servivano per la purificazione e i sacrifici (Cf Lc 2,22-24). Allora perché Gesù ha questo scatto d’ira?
Ancora più terribile è l’atteggiamento di Gesù nei confronti di coloro che lo seguivano. Dice l’Evangelista Giovanni: «Molti, vedendo i segni che egli compiva, cedettero nel suo nome. Ma Gesù non si fidava di loro […] Egli infatti conosceva quello che c’è nell'uomo».