XXXIV DOMENICA T.O. (Anno C) – SOLENNITÀ DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO
«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno»
Carissimi amici,
siamo giunti alla conclusione dell’anno liturgico e il Vangelo ci dice che
anche in punto di morte possiamo chiedere il perdono di Dio.
Nel brano del Vangelo ci sono tante parole e affermazioni, da parte di
diverse persone, ma Gesù si lascia trafiggere il cuore non dalla lancia, ma
dalle parole del buon ladrone. Lui ha riconosciuto le sue colpe e ha chiesto la
Misericordia di Dio. Quest’uomo ha saputo mettere insieme Giustizia e
Misericordia, ed è quello che Dio chiede a ciascuno di noi.
Davanti alla presunzione, all’orgoglio, Gesù non si lascia condizionare,
nemmeno davanti alla morte. Due sono i malfattori, ma ad uno solo Gesù promette
il Paradiso. La cosa sconvolgente è che non è una promessa a lunga scadenza, è
immediata. L’oggi della salvezza! Facciamo attenzione ad un particolare molto
interessante. Dio perdona sempre e l’esperienza della Croce è quella più
diretta. Ma come dico sempre, la Misericordia e la Giustizia sono due strade a
doppio senso. C’è Dio che perdona e l’uomo che accoglie il perdono. Stessa cosa
con la Giustizia. Dio offre una possibilità di riscatto, l’uomo si mette in
gioco per trasformare il suo male in bene.
La differenza tra i due malfattori sulla croce è proprio questa. Uno
pensava di salvarsi solo perché Dio è buono, l’altro ha riconosciuto il suo
male, ha ritenuta giusta la sua condanna e si mette nelle mani di Dio.
Facciamo come il buon ladrone. Mettiamo l’intera nostra vita nelle mani
del Signore e fidiamoci del suo Amore e della sua Misericordia.
“Signore, tante volte ho pensato di
salvarmi soltanto perché battezzato, ma oggi mi insegni che per salvarsi c’è
bisogno di una vera conversione, di un vero cambiamento di vita. Trafiggi il
mio cuore di pietra e rendilo ardente d’Amore. Amen!”
Buon cammino!