sabato 21 settembre 2019

XXV DOMENICA T.O. (Anno C)

XXV DOMENICA T.O. (Anno C)
«Non potete servire Dio e la ricchezza».

Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica è molto interessante, perché ci da un ulteriore insegnamento di come deve essere il discepolo. La settimana scorsa abbiamo visto le parabole sulla Misericordia, oggi Gesù ci fa capire come la ricchezza, utilizzata nel modo sbagliato, ci porta lontano da Dio.

Facciamo attenzione ad un particolare. Gesù non parla di denaro, ma di ricchezza. Per ricchezza si intende una serie di cose e anche di qualità. L’essere bello, bravo e talentuoso, può essere una ricchezza. Se ci dedichiamo troppo a queste «ricchezze», perdiamo il punto di riferimento, che è Dio. Il messaggio di quest’oggi è in piena sintonia con il discorso sull’umiltà, che abbiamo trattato qualche domenica fa. Essere umili non significa diventare piccoli e insignificanti, ma l’umiltà è qualcosa che fa grande l’uomo. Stesso discorso sulla ricchezza. Per servire Dio, non dobbiamo reprimere quelle che sono le nostre qualità, ma bisogna saper creare un buon equilibrio. In merito al denaro, c’è un caro amico sacerdote che mi ripete spesso: «Non devi essere tu ad inseguire i soldi, ma sono i soldi che dovranno inseguire te». Possiamo tradurlo così: Non dobbiamo servire la ricchezza, ma dobbiamo servirci della ricchezza per poter servire Dio.
C’è un detto popolare che dice: «il denaro è lo sterco del demonio». Ed è vero, però attenzione ad un particolare. Lo sterco viene utilizzato anche come concime nella terra per la produzione del raccolto. Il denaro, le nostre qualità vanno gestite con saggio discernimento.

La ricchezza, quella vera, è dono della Provvidenza di Dio. Ogni giorno mi rendo conto di essere davvero ricco, perché ho tante cose belle che mi danno la gioia di lodare e ringraziare Dio. In primis il dono della vita, poi una famiglia, degli amici, tante persone che dimostrano affetto nei miei confronti, il dono del canto e della musica, il dono del sorriso e dell’amore. Questa è la vera ricchezza della quale noi dobbiamo servirci e non servire. Se non apprezziamo questa ricchezza, non potremmo mai ringraziare e servire Dio.

Servire Dio significa ringraziarlo per tutto ciò che fa per noi. Mettiamo nelle sue mani questo immenso tesoro che abbiamo nella nostra vita.

“Signore, ti ringrazio per tutto ciò che ogni giorno mi doni. A te affido la mia vita, il mio tesoro, le mie conquiste e anche i miei fallimenti. Aiutami a ad esserti sempre fedele e riconoscente. Amen!”


Buon cammino! 

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