domenica 4 giugno 2017

DOMENICA DI PENTECOSTE (Anno A)

DOMENICA DI PENTECOSTE (Anno A)
«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi»

Carissimi amici,
con queste parole di Gesù, la Chiesa inizia la sua missione nel mondo. Gli Apostoli escono dal Cenacolo e vanno ad annunciare, fino agli estremi confini della terra, che Cristo è risorto dai morti, e che è vivo e presente in mezzo a noi.
Dopo oltre 2000 anni, quest’annuncio ancora risuona nel mondo. Ma come è possibile tutto ciò? Certo, qualcuno potrà dire che la Chiesa si è «imposta» durante i secoli dominando il mondo. Ma io invece guardo a delle persone che hanno speso tutta la loro vita per annunciare la speranza cristiana della risurrezione. Penso ai martiri dei primi secoli, a coloro che hanno studiato per comprendere questo grande mistero d’amore, a coloro che nel silenzio hanno concretizzato il comandamento di Gesù dell’amore reciproco, in altre parole: i Santi! Ritornando alla domanda di come ciò è possibile, la risposta non può essere che lo Spirito Santo. Infatti, è proprio lo Spirito Santo che illumina le menti e i cuori degli uomini di tutti i tempi e li rende veri annunciatori di Cristo. Senza il dono dello Spirito Santo, possiamo fare ben poco.
Ecco allora chi è che fa progredire la missione della Chiesa! È lo Spirito Santo, è il Signore che fa progredire il cammino della Chiesa attraverso delle persone umane, che Lui stesso chiama e illumina. 

Ma cos’è lo Spirito Santo? Il Symbolum ci dice che lo Spirito Santo è «Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato ed ha parlato per mezzo dei profeti». In termini più semplici possiamo dire che lo Spirito Santo è quella forza d’amore che unisce perfettamente l’amante (il Padre) e l’amato (il Figlio). 
Quando Gesù ci dice che non c’è amore più grande di questo che dare la vita per gli amici, significa proprio questo: l’amore è così forte e intenso, che per l’altro faresti di tutto, persino morire. 
Sarebbe interessante se un marito chiedesse alla propria moglie e viceversa: «come mai vivo con te? Come mai vivo per te?». Da queste due domande si capisce se è l’amore che ha unito due persone oppure no. Stessa cosa nel rapporto con il Signore. Se non c’è amore, non c’è verità e tutto si sgretola.

Riassumendo questo tempo, che è iniziato con la Risurrezione di Gesù fino ad oggi, possiamo dire che adesso siamo pronti per vivere il Vangelo e portarlo a tutte le persone che ogni giorno incontriamo nel nostro cammino. Ma concretamente cosa dobbiamo fare? Essere convinti che c’è qualcuno che ci ama di un amore infinito, tanto da prometterci la felicità eterna. E se siamo convinti di questo, allora sarà il nostro volto a parlare, perché se dentro portiamo questa gioia, questa speranza, il volto non può essere che illuminato dell’amore di Dio, ed ecco la veridicità di un proverbio che dice: «un gesto, uno sguardo, valgono più di mille parole».

Chiediamo al Signore il dono del suo Spirito Santo, affinché possiamo essere sempre più innamorati di Lui e di accogliere e testimoniare quest’amore.

"Signore, grazie per il dono dello Spirito Santo, che mi ha fatto comprendere di quale amore immenso mi ami e che io non so restituire. Grazie perché hai infiammato il mio cuore e mi hai dato la possibilità di dire a tutti che Tu sei l’amore che porta gioia e speranza al mondo. Amen!


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