NATALE DEL SIGNORE (Anno C)
«Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, […] è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore».
Carissimi amici,
anche quest'anno riviviamo con grande gioia il ricordo della prima venuta di Gesù, guardando sempre con grande speranza al ritorno glorioso del Signore risorto.
In questo Natale mi voglio soffermare non sull'evento della nascita, ma su un altro aspetto molto importante che è la «chiamata/annuncio». Nei primi 2 capitoli del Vangelo di Luca, ne troviamo addirittura tre. La prima è l'annuncio a Zaccaria, la seconda è l'annuncio a Maria, la terza è l'annuncio ai pastori.
Tre vocazioni diverse, ma con un unico fine: Gesù Cristo!
Nell'annuncio a Zaccaria, l'angelo gli dice che suo figlio sarà il «profeta dell'altissimo»;
Nell'annuncio a Maria, l'angelo le dice che partorirà il «figlio dell'altissimo»;
Nell'annuncio ai pastori, l'angelo dice che è nato il «Salvatore del mondo».
L'annuncio che più di 2000 anni fa l'angelo fece ai pastori, oggi lo stesso angelo lo rivolge a noi.
Ma che tipo di annuncio?
Un annuncio di gioia perché il mio creatore un tempo così distate, ora si è avvicinato;
un annuncio di speranza perché Dio si è fatto mio compagno di cammino e mi tende la mano quando cado nel peccato;
un annuncio di conversione perché Dio mi indica la via giusta da intraprendere;
un annuncio di vita perché Dio mi chiede di vivere ciò che Lui ha fatto per me.
Questo è il vero senso del Natale, far entrare Gesù nella nostra vita, soprattutto nei momenti in cui ci sentiamo più soli e più feriti.
Spesso mi chiedono: «ma come fai a credere? Come fai a fidarti di Dio?» e la mia risposta, che può sembrare banale, è: «e dove trovo qualcuno disposto a farsi mio compagno di cammino, che non mi tradisce mai, che si fida di me e che mi rialza quando cado?» In Dio ho trovato tutto questo e lo ringrazio per avermi messo accanto tante persone speciali che si prendono cura di me. Questo per me è il Natale, l'aver incontrato Dio attraverso gli altri, così come diceva Madre Teresa: «È Natale ogni volta che permetti al Signore di amare gli altri attraverso di te».
Allora il mio augurio è questo:
Auguro anche a voi di fare esperienza concreta di Cristo, attraverso l'affetto, l'incontro, la solidarietà e soprattutto nel perdono. Misericordes sicut Pater (misericordiosi come il Padre).
Buon Natale a tutti!
"Signore Gesù, ti ringrazio perché ogni giorno ti prendi cura di me. Ogni giorno ti fai mio compagno di cammino. Lo confesso, spesso mi allontano da Te, rallento il passo, ma Tu con pazienza e amore ti volti e torni indietro per prendermi per mano. Aiutami a restare sempre accanto a Te, soprattutto quando ti mostri nelle persone più bisognose. Amen!"
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