XVIII DOMENICA T.O. (Anno B)
«Quale segno tu compi perché
vediamo e crediamo?»
Il Vangelo fa una sintesi della
situazione attuale.
Siamo sempre alla ricerca di qualcosa
di “eclatante” per la nostra fede, e spesso dimentichiamo che il più grande
miracolo avviene ogni giorno durante la celebrazione Eucaristica.
Papa Francesco spesso ci ammonisce
dicendo di non seguire i presunti veggenti, presunte apparizioni, presunti
miracolismi. Spesso dimentichiamo che Gesù ha detto che ci sono anche “falsi
profeti” capaci di fare le sue stesse cose. Il diavolo su queste cose è un
maestro!
Poi c’è da dire che i miracoli, le
apparizioni, ecc. sono di carattere soggettivo, cioè riguardano solo Dio e la
persona “miracolata”, tantoché la Chiesa le definisce “rivelazioni private”.
Vorrei proporvi una similitudine.
La fede è come un grande dipinto
fatto dalle mani di Dio. Gesù è l’oggetto del dipinto e i miracoli sono la
cornice. Noi molto spesso pensiamo solo alla cornice, dimenticando che il
dipinto è opera di Dio. La cornice è solo legno decorato, nel dipinto c’è il
vero messaggio dell’artista.
I miracoli e le apparizioni passano,
l’Eucarestia resta.
Chiediamo al Signore di vivere la
bellezza della nostra fede, di contemplare questa grande opera d’arte che è l’Eucarestia.
“Signore,
aiutami a credere sempre più nella forza del Pane Eucaristico, allontana da me
la tentazione di metterti alla prova chiedendo segni e miracoli per confermare
la mia fede. Amen!”
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