XXIX DOMENICA T.O. (Anno A)
«i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi».
Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica mette a nudo una nostra realtà negativa, cioè la cattiveria di strumentalizzare le parole di una persona per un proprio tornaconto.
Gesù capisce la situazione e non si lascia cogliere in fallo, ma ne approfitta per dare un nuovo insegnamento, rispedendo al mittente i mistificatori.
Questa realtà negativa, purtroppo è molto presente nelle nostre relazioni. L’unico modo per non farci coinvolgere in questa realtà è vivere una vita semplice, trasparente, bella, senza troppi “spiritualismi”, mete ben precise da raggiungere nella verità e poi la cosa più difficile: la coerenza! Parole e fatti devono sempre coincidere, mai essere discordanti. I detrattori proprio su questo lavorano e ci ricamano sopra. Gesù è diretto: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Una risposta molto logica, che non ha nulla di ideologico. Noi invece ci lasciamo condizionare dalle ideologie, da pregiudizi filosofici, dimenticando che c’è una realtà oggettiva. Diceva un mio docente di filosofia: «Se c’è una cosa che mi da profondamente fastidio e quando una persona dice: “Secondo me…”. Non esiste un “secondo me”, esiste un dato certo, reale dalla quale non si può scappare». Questo esempio per dire che le ideologie possono essere messe in discussione e venire colti in fallo. Un dato oggettivo, logico, nessuno lo può contestare.
Tante volte mi sono trovato in queste situazioni e ciò che mi salvato è proprio questa frase di Gesù: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» e mi sono trovato sempre bene. Certamente non è facile, ma è l’unico modo per vivere una vita serena, tranquilla, nella verità.
Chiediamo la grazia al Signore di imparare a ragionare con la nostra testa con l’aiuto dei sette doni dello Spirito Santo, affinché possiamo testimoniare con la nostra vita, la verità del Vangelo e della Misericordia di Dio.
“Signore, tante volte mi sono lasciato condizionare da chiacchiere e dicerie, senza accertarmi della verità. Ti ringrazio per avermi fatto capire che ogni parola, ogni azione vanno prima verificate e vissute, poi condivise. Aiutami, Signore, a seguire sempre la via della verità e dell’Amore. Amen!”
Buon cammino!
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