XXVIII DOMENICA
T.O. (Anno B)
«Quanto è
difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».
Carissimi amici,
il Vangelo di
questa domenica è molto interessante, perché ci fa riflettere su un aspetto
importante che caratterizza la nostra vita: la ricchezza. Ovviamente non
parliamo di ricchezza soltanto economica. Gesù non è contro la ricchezza in
generale, ma contro alcuni atteggiamenti che girano intorno alla ricchezza,
come viene gestita la ricchezza.
Facciamo qualche
esempio. Un uomo di umili origini che ha vissuto sempre in povertà, mai un
problema con nessuno, si ritrova quasi al termine della vita, un enorme
capitale in denaro. Come è possibile questo? Probabilmente durante la sua vita
è stato avaro con se stesso e con gli altri, non ha vissuto in pienezza la
vita, perché doveva accumulare. Oppure una persona ricca di doti e qualità che
rimane indifferente alla realtà che lo circonda, vivendo nel suo orgoglio ed
egoismo. Ecco, Gesù a queste persone dice che così non si può entrare nel regno
di Dio. Ed è facile immaginare il perché. Nel regno di Dio si entra solo se si
è capaci di amare, di lasciarsi amare e questo significa condividere le proprie
ricchezze, sia materiali, sia intellettuali. Chiaramente non esiste tariffa! Ognuno
condivide in base alle proprie possibilità (questo lo vedremo meglio tra
qualche domenica, quando si parlerà della povera vedova).
Personalmente
credo in tutto questo. Perché ho vissuto e cerco di vivere questa dimensione di
condivisione. Qualcuno mi dice che ho le mani bucate, che non so mettermi da
parte dei soldi. In parte è vero, perché spesso arrivo a fine mese con pochi
euro, ma nonostante tutto sto benissimo e non mi manca il necessario per
vivere. E questo “necessario” che non mi manca, proviene dalla condivisione che
gli altri fanno con me. Attenzione non è uno scambio, un baratto, come chiedeva
il tale a Gesù! Perché questa condivisione avviene tra persone diverse. Questa è
la logica della condivisione, dell’amore fraterno. Il tale si allontana da
Gesù, perché Lui gli ha chiesto di condividere con i poveri, con gli altri.
Il messaggio del
Vangelo è proprio questo: l’amore non è scambio tra pari. L’amore è condivisione,
è donazione libera e nulla pretende in cambio (cf. 1Cor 13). Ed è bello che
alla preoccupazione dei discepoli, Gesù risponde che se per l’uomo è
impossibile salvarsi da solo, non lo è per Dio. Questo significa che nonostante
la durezza del cuore umano, Dio continua ad amarci al punto da rompere il
nostro cuore di pietra. Ed ecco che Pietro dice: «Ecco, noi abbiamo lasciato
tutto e ti abbiamo seguito» e Gesù risponde che la ricompensa non la darà Lui
personalmente, ma saranno gli altri a ricompensare le fatiche, proprio nella logica
della condivisione.
Come al solito,
Gesù non ci chiede cose che sono lontane dalle nostra capacità e possibilità. Ci
dice di amare, non a parole, ma con i fatti, cioè con la nostra vita, donando
ciò che Lui (attraverso gli altri) ci dà. È difficile, ma non impossibile. Provare
per credere!
Signore, grazie per avermi insegnato il valore della
condivisione. In questi anni ho donato tanto e allo stesso tempo ho ricevuto
tantissimo e perdonami se non sempre mi viene spontaneo condividere. Converti
ogni giorno il mio cuore, perché possa amare sempre più intensamente Te e le
persone che mi poni accanto. Amen!”
Buon cammino!
Nessun commento:
Posta un commento