XIII DOMENICA T.O. (Anno B)
«Non temere, soltanto abbi fede!»
Carissimi amici,
Il Vangelo di questa domenica, ci presenta due storie diverse, ma uguali dal punto di vista del fine. La prima storia racconta la risurrezione di una fanciulla, la seconda è la guarigione di un'emorroissa. L’elemento comune, il fine di queste due storie è la fede! La fede del papà di questa fanciulla e la fede di questa donna malata.
Tantissime volte abbiamo detto che la fede è il risultato di una fiducia incondizionata. Se non mi fido dell'Altro, non posso dire che sono un uomo di fede. Questi due personaggi, si sono fidati di Gesù e la loro fede li ha premiati. Diciamo che i due miracoli di Gesù sono solo una ratifica di una professione di fede autentica. I Santi, ai quali attribuiamo tanti miracoli, sono coloro che hanno creduto così tanto in quello che dice il Vangelo, da renderlo visibile attraverso alcuni segni esteriori. Quindi non sono i miracoli a fare grandi i Santi, ma la loro fede. Noi invece ci fermiamo ai miracoli, alle apparizioni!
Molte volte anche a me è capitato di vivere questa esperienza. Vedere la mia preghiera realizzata! Ma non una preghiera qualunque, ma situazioni davvero difficili, dove l'unica speranza era ed è proprio il Signore. Nel momento nel quale sono più disarmato, Lui interviene e mi consola. Qui il riferimento ai due racconti del Vangelo. Questo povero padre distrutto che vede sua figlia morire e questa donna sofferente da una vita. Persone che ormai non hanno nulla da perdere. Qualcuno dice a questo padre addolorato: «Non dare fastidio a Gesù, ormai è morta!», ma lui continua a credere e si affida a Gesù!
Ed è quel lume di speranza che realizza il prodigio. Oggi abbiamo l’urgenza di recuperare questo aspetto della speranza. Non fermiamoci solo a ciò che la nostra intelligenza può percepire o fare. Impariamo ad andare oltre. Come? Con la consapevolezza che noi da soli non possiamo fare niente, e che abbiamo necessariamente bisogno di qualcuno che sostiene il nostro passo.
Un ultimo passaggio lo voglio dedicare alla fanciulla. Gesù non la guarisce subito! Questo per noi significa che a volte è necessario attendere. Il sonno può sembrare inutile e perdita di tempo, ma in realtà non è così. Il nostro dormire passa in fretta, ma per noi è necessario per una serie di cose, ma soprattutto per ricaricare le energie. Il cammino di fede, prevede anche il tempo dell'attesa. Un tempo che ci aiuta a capire se stiamo andando bene, oppure no!
Chiediamo al Signore di illuminare la nostra vita e di imparare a fidarci di Lui.
“Signore, rafforza la mia fede. Aiutatemi a credere sempre in più nel tuo grande amore e nella tua Misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen!”
Buon cammino!