sabato 19 maggio 2018

DOMENICA DI PENTECOSTE (Anno B)


DOMENICA DI PENTECOSTE (Anno B)
«Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo Amore».

Carissimi amici,
oggi la Chiesa fa memoria della Pentecoste, ovvero della venuta dello Spirito Santo.
S.Agostino diceva che lo Spirito Santo è quella forza le unisce l’amante (il Padre) e l’amato (il Figlio) generando l’Amore.

Abbiamo notizie dello Spirito Santo in tutta la Bibbia, dallo «Spirito di Dio che aleggiava sulle acque» (cfr Gn1) all’Apocalisse «lo Spirito e la sposa dicono: “vieni!”» (Ap22,17). Ma è difficile tracciare un profilo dello Spirito Santo. È interessante che in tutta la Bibbia, lo Spirito Santo, viene descritto in diversi modi: come puro spirito, come una colomba, come lingua di fuoco, come vento, ecc.
Ma in realtà cos’è? Personalmente credo che lo Spirito Santo si manifesta non nelle definizioni, ma nell'esperienza quotidiana di ciascuno di noi, perché sin dal nostro battesimo siamo diventati Tempio dello Spirito Santo, cioè il luogo dove lo Spirito di Dio dimora.

Come si può fare esperienza dello Spirito Santo nella nostra quotidianità? Innanzitutto, prima di invocarlo, è necessario predisporre il nostro animo e la nostra vita a riceverlo. Come? Liberandoci da tanti pensieri inutili che offuscano la nostra mente, altrimenti come possiamo pretendere di far venire lo Spirito Santo, se non gli diamo spazio! Una caratteristica dello Spirito Santo è il Suo assoluto silenzio con il quale si manifesta. Noi ci accorgiamo della Sua presenza, quando il nostro agire, il nostro parlare, il nostro decidere, ci mette una sensazione di pace interiore. In altri termini è la «parresia», così come la spiega Papa Francesco al n° 132 dell’Esortazione Apostolica Gaudete et Exsultate: « La parresia è sigillo dello Spirito, testimonianza dell’autenticità dell’annuncio. E’ felice sicurezza che ci porta a gloriarci del Vangelo che annunciamo, è fiducia irremovibile nella fedeltà del Testimone fedele, che ci dà la certezza che nulla «potrà mai separarci dall’amore di Dio» (Rm 8,39)». Di questa pace interiore, identificata con lo «spirito buono», sant’Ignazio di Loyola ne parla al n° 333 degli Esercizi Spirituali: «Dobbiamo fare molta attenzione al corso dei nostri pensieri. Se nei pensieri tutto è buono il principio, il mezzo e la fine e se tutto è orientato verso il bene, questo è un segno dell’angelo buono». Ecco allora che la presenza dello Spirito Santo, la possiamo verificare con questo pratico consiglio di sant’Ignazio, e per fare questo, occorre essere liberi, occorre mettersi in gioco, lasciare che lo Spirito Santo lavori in noi e con noi. Per farmi capire, utilizzo un esempio molto concreto. Abbiamo più volte detto che lo Spirito Santo è il vento che guida la nave della nostra esistenza. Se io mi irrigidisco sulle mie posizioni e cambio rotta, il viaggio sarà molto difficile e stancante. Se mi libero da tutte le mie fissazioni, e mi lascio guidare dal vento, il viaggio sarà più agevole, anche se più lungo.

Nel mio percorso di vita e di fede, ho sperimentato sia la durezza e la fatica di andare controcorrente, sia la pace e la serenità di essere sospinto dal vento dello Spirito Santo. Vi garantisco che sentirsi liberi da tante fissazioni e abbandonarsi in questo vento divino, mi fa stare davvero bene e la mia vita è cambiata. Certamente la lunghezza di questo viaggio, a volte fa venire la tentazione di optare per un percorso alternativo, ma poi mi accorgo che essere felici è meglio della tristezza, anche se tutto ciò comporta qualche sacrificio.

Allora chiediamo al Signore di mandare lo Spirito Santo ad aiutarci a navigare nel Suo Amore.

“Spirito Santo, alimenta il fuoco del mio cuore. Aiutami a togliere il superfluo dal mio essere per lasciarti agire dentro di me. Donami la passione e il coraggio di vivere con parresia il Vangelo del Signore Risorto, e perdonami per tutte quelle volte che, in preda alla rabbia e alla frustrazione, ho cambiato rotta e non ti ho seguito. Vieni Spirito Santo. Amen!”

Buon cammino!

1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie Mariano.
Antonio Curci