II
DOMENICA T.O. (Anno B)
«Ecco
l’agnello di Dio».
Carissimi
amici,
dopo
la festa del Battesimo del Signore, che chiude il ciclo del tempo di Natale,
iniziamo un nuovo cammino con Gesù. Ed è proprio Giovanni Battista, che dopo
aver battezzato Gesù, lo presenta alla folla come «l’agnello di Dio, colui che
toglie il peccato del mondo». Ed è così! Gesù è venuto a redimere l’umanità, è
venuto a ricucire quel legame tra l’uomo e Dio che si era spezzato a causa del
peccato.
Perché
Giovanni lo paragona ad un agnello? Per un motivo abbastanza semplice. Gesù è
paragonato all’agnello immolato in Egitto, il cui sangue, messo sulle porte, ha
salvato il popolo d’Israele dalla morte. Per gli ebrei, parlare dell’agnello
immolato, significa ricordare la loro liberazione dalla schiavitù dell’Egitto:
la Pasqua! Lo stesso Gesù, nel festeggiare la Pasqua con gli Apostoli, si
immola per tutti noi. L’Evangelista Giovanni colloca la morte di Gesù proprio
nel giorno di Pasqua, proprio per indicare che il vecchio agnello immolato è
stato sostituito da Gesù, vero agnello pasquale. Mentre per gli altri
Evangelisti, Gesù si consegna come «vittima sacrificale» durante la cena della
Pasqua ebraica. Gesù si dona nel grande segno dell’Eucaristia, nel pane e nel
vino che sono il suo corpo e il suo sangue offerti per la nostra salvezza.
L’Eucarestia, che ogni giorno celebriamo, non è altro che rendere presente Gesù
in mezzo a noi. E anche noi, come Giovanni Battista, in ogni Eucaristia
diciamo: «Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo».
Noi
abbiamo bisogno del Signore, così come recita il salmo 39(40): «Ho sperato, ho
sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio
grido». Il Gesù che abbiamo contemplato nel tempo di Natale, adesso inizia la
sua missione in mezzo a noi. In questi giorni abbiamo letto vari brani nei
quali Gesù svolge la sua missione pubblica. Una missione di predicazione, di
guarigioni e di preghiera. Gesù si è messo in cammino alla ricerca della
«pecorella smarrita», lasciamoci trovare da Lui e cerchiamo di ascoltare la sua
Parola.
Chiediamo
al Signore, di illuminare le nostre menti e il nostro cuore, per riconoscerlo
presente nella nostra vita e testimoniare che Gesù è davvero l’agnello di Dio,
che è morto e risorto per la nostra salvezza.
“Signore, tu che sei
venuto a liberarci dal peccato, abbi misericordia di me e aiutami a
riconoscerti come colui che ha dato la sua vita per me. Insegnami a saper
donare la mia vita, la mia esistenza agli altri, così come hai fatto tu. Non
per mio vanto, ma solo ed esclusivamente per la tua gloria. Amen!”
Buon
cammino a tutti.
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