sabato 25 novembre 2017

XXXIV DOMENICA T.O. (Anno A)

XXXIV DOMENICA T.O. (Anno A)

Solennità di Cristo Re dell’Universo

«In verità io vi dico: tutto quello che avete fato a uno dei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».

Carissimi amici,

la Solennità di questa domenica conclude l’anno liturgico e la Chiesa ci fa riflettere sul giudizio universale, raccontato nel capitolo 25 di Matteo.

È un testo molto bello, ricco e coinvolgente, dai tratti apocalittici, dove si parla del ritorno glorioso e del giudizio ultimo di Dio.

La Tradizione della Chiesa, insieme alle beatitudini, considera questo brano del Vangelo, la «magna carta» del cristiano, tanto da estrapolare le note opere di Misericordia, che il Papa ci ha fatto riscoprire lo scorso anno durante il Giubileo della Misericordia. Queste opere di Misericordia, non sono altro che la forma più alta della Carità, dell’amore dei fratelli, soprattutto di coloro che sono nel bisogno sia fisico e sia spirituale o morale.

Quest’oggi vi propongo una riflessione che va oltre le già note opere di Misericordia. Domenica scorsa, ho spiegato che i talenti sono doni che il Signore ci ha dato e che noi siamo chiamati ad investire. In quella spiegazione mi ero soffermato molto sull’aspetto sociale dell’investimento dei talenti. Oggi proviamo a sostituire, o meglio, ad aggiungere i nostri talenti, alle opere di Misericordia, e vedremo come i nostri talenti sono il «pass» per il Paradiso.

Faccio qualche esempio, in modo da essere più chiaro. Se il Signore mi ha donato il talento della musica, io suono non solo per diventare famoso e prendere gli applausi degli altri, ma perché, attraverso la musica, gli altri facciano esperienza di Dio. Così come l’arte, la cultura, l’artigianato, ecc. Personalmente mi hanno impressionato due chiese in Molise, dove davvero l’arte e l’architettura sono capaci di parlarti di Dio. La prima è la chiesa di San Giorgio a Petrella Tifernina (Cb) del X-XI sec. È una catechesi vivente. L’intera storia della Salvezza rappresentata attraverso dei simboli e delle immagini molto belle. La seconda è la chiesa di Santa Maria degli Angeli a Termoli (Cb) del XX sec. in questa chiesa, ogni singolo luogo (il presbiterio, l’ambone, il fonte battesimale, il crocifisso, il tabernacolo, ecc) fa percepire la presenza di Dio per la ricchezza dei simboli. Questo per dire che chi ha realizzato tutto ciò, aveva in mente di far fare esperienza di Dio.

La differenza tra il volontariato «laico» e quello cristiano, non è l’azione, ma il fine. Per chi lo faccio? Gesù ci da la risposta! Se viviamo i nostri talenti nel suo nome, allora prenderemo posto tra i beati nel Paradiso. In caso contrario, sappiamo cosa accadrà!

Chiediamo al Signore di aiutarci a vivere i nostri talenti nel suo nome, di riconoscere negli altri la sua viva presenza.

“Signore, grazie perché mi hai aiutato a capire che non basta solo fare le opere di Misericordia, ma che c’è bisogno di vivere tutte le qualità che mi hai donato, nel tuo nome per il bene mio e degli altri. Perdonami se a volte mi sono lasciato prendere dall’orgoglio e non ho agito secondo la carità cristiana. Aiutami a vivere nella carità e nella gratuità, ricordando che tutto ciò che faccio agli altri, lo faccio a Te. Amen!

Buon cammino!

Nessun commento: