VI DOMENICA DI PASQUA (Anno A)
«Ancora un poco e il mondo non mi
vedrà più; voi invece mi vedrete».
Carissimi amici,
siamo agli sgoccioli del Tempo di
Pasqua. Domenica prossima celebreremo la solennità dell’Ascensione, nella quale
ricordiamo Gesù che, fisicamente lascia questa terra, ma rimane nella storia
attraverso l’Eucaristia. E la domenica successiva la Pentecoste, giorno nel
quale lo Spirito Santo scende sugli Apostoli e sulla Chiesa.
In queste ultime settimane, la Chiesa
ci ha fatto rileggere e meditare il lungo discorso di addio di Gesù. Discorso
che fa tra l’ultima cena e l’arresto nell'orto degli ulivi.
Un discorso lungo, ma molto intenso e
ricco di significato. Il nucleo centrale è l’amore reciproco (amatevi gli uni
gli altri) e il legame con Dio (io sono la vite, voi i tralci).
Oggi Gesù ci dice che presto lascerà
questo mondo. Cosa accadrà dopo? Se facciamo una sintesi del percorso fatto
durante questo tempo di Pasqua, ci accorgiamo che Gesù ci ha dato degli
insegnamenti buoni e non troppo difficili su come vivere senza la sua presenza
fisica. Diciamo che ci ha abilitati a continuare il nostro cammino di fede.
Sentire queste parole, umanamente
porta il dispiacere. Questa sensazione l’ho provata già varie volte, soprattutto
nelle occasioni di lutto. Non sempre è facile accettare che la persona amata
non ci sia più. Questo è il sentimento che provarono gli Apostoli in quel
momento, soprattutto vedendo quello che è successo dopo questo discorso di
Gesù.
Ma allora perché leggere queste
parole adesso, in questo Tempo di Pasqua? Non era più logico leggerlo durante
la Settimana Santa?
La risposta è la Risurrezione! La morte
non è più la fine. O meglio è la fine della vita terrena e l’inizio della vita
eterna. Effettivamente, se leggiamo questo discorso in chiave pasquale, non è
più un discorso triste e malinconico, ma pieno di speranza.
Questo lo si prova quando si cambia
città (penso agli studenti universitari, ai lavoratori). Fisicamente non siamo
più con la nostra famiglia, con i nostri amici, ma saremo uniti ugualmente
attraverso l’amore. Quante volte, guardando il cielo stellato, ho pensato a mia
madre! Eppure è a 200 km di distanza da me, la vedo ogni fine settimana. Anche
se durante la settimana non c’è fisicamente, è sempre presente nel cuore. Ed ecco
il messaggio di Gesù. Anche se Gesù fisicamente non è presente con noi, lo è
nel nostro cuore, lo è nell'Eucaristia, lo è nella Chiesa.
Chiediamo al Signore il dono dello
Spirito Santo, affinché ci aiuti a credere nella vita oltre la morte.
“Signore,
senza la Tua Risurrezione, la nostra esistenza non avrebbe avuto un senso. Tutto
sarebbe finito nella tomba. Invece Tu ci hai dato la certezza che la morte non
è la fine, ma soltanto uno strumento per accedere alla vita gloriosa nel
Paradiso. Amen!
Buon cammino!
Nessun commento:
Posta un commento