sabato 27 maggio 2017
ASCENSIONE DEL SIGNORE (Anno A)
sabato 20 maggio 2017
VI DOMENICA DI PASQUA (Anno A)
sabato 13 maggio 2017
V Domenica di Pasqua (anno A)
sabato 6 maggio 2017
IV DOMENICA DI PASQUA (anno A)
IV DOMENICA DI PASQUA (anno A)
“Io sono il buon Pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me”
Carissimi amici,
la liturgia di questa domenica ci presenta la figura di Gesù buon Pastore e la Chiesa ci fa pregare, in modo particolare per le vocazioni alla vita consacrata. Ogni uomo o donna, che accoglie la chiamata di Dio a consacrarsi a Lui, ha la responsabilità di guidare, di condurre al pascolo di Dio, una comunità. Penso ai parroci, ai vescovi, ai superiori degli istituti religiosi, alle suore o frati che curano i bambini, gli anziani e i malati. Tutte queste persone sono chiamate a vivere come Gesù buon Pastore, cioè a dare la vita per le pecorelle.
Permettete due parole sul senso del celibato dei sacerdoti e dei religiosi. Un sacerdote, un frate, una suora, non sono delle persone single, o persone che non credono nel sacramento del matrimonio, ma delle persone impegnate con una comunità. La parrocchia, la comunità religiosa, la diocesi, sono la loro famiglia. Prendersi cura della propria parrocchia, della propria comunità, della propria diocesi, equivale a prendersi cura della propria famiglia. Ecco perché’ ritengo che la vita consacrata non e’ un’alternativa al matrimonio, ma un modo diverso di vivere l’amore sponsale. Ed ecco allora che questa giornata e’ anche per la vocazione familiare, infondo i sacerdoti e i religiosi non provengono dalla famosa cicogna, ma da una famiglia. Pregare per le vocazioni religiose, significa pregare per le famiglie, per il matrimonio, perché’ senza famiglia, non ci saranno più persone consacrate.
Ma attenzione ad un particolare molto importante. Gesù ci dice di passare attraverso la porta, che e’ Lui, e non dal retro, come dei ladri. Questo significa che quest’amore sponsale, si vive pienamente solo se si passa attraverso Cristo. Lui e’ il fondamento dell’Amore, Lui e’ il centro della nostra vita. Una persona consacrata e una coppia di sposi, che non hanno Cristo all’interno della propria vita, non saranno sicuramente come Gesù buon Pastore, disperderanno il proprio gregge. Qui il mio pensiero e la mia preghiera va alle tante comunità ferite, alle tante famiglie divise e disperse. Riportiamo la speranza del Risorto!
Prima ho parlato di amore sponsale. La frase che ho scelto, e’ molto interessante da questo punto di vista. L’amore, quello vero, si concretizza proprio in questa dinamica reciproca di conoscenza, che io chiamerei fiducia: “Io mi fido di te e tu ti fidi di me”. O meglio ancora: “io mi affido a te e tu ti affidi a me”. L’amore, quello richiesto da Gesù non e’ altro che questo: “amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”. E solo quando si e’ capaci di vivere quest’amore, ecco che si e’ disposti a tutto, pur di salvare la persona amata, la comunità amata.
Questo e’ ciò che Cristo ha fatto per noi. Ci ha amati così tanto da morire e risorgere per noi, per la nostra salvezza.
“Signore, ti ringrazio per avermi scelto a diventare un pastore. Aiutami ad essere ogni giorno sempre più simile a te. Perdona le mie infedeltà e rendimi capace di essere fedele alla tua legge d’Amore, servo del mio popolo e che io non sia mai separato da Te. A te la lode e la gloria nei secoli eterni. Amen!”
Preghiamo per tutti i fidanzati, i seminaristi e i novizi!
Buon cammino a tutti.