sabato 7 novembre 2015

XXXII DOMENICA T.O. (Anno B)

XXXII DOMENICA T.O. (Anno B)
«Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri»

Gesù ancora una volta ci dice che la carità non si fa con i soldi, ma con la vita.

Ma partiamo analizzando tutto il contesto del Vangelo di questa domenica. Nella prima parte Gesù ci dice di stare alla larga da persone troppo “borghesi” o come si dice: “con la puzza sotto il naso” perché questo tipo di persone amano mostrare il loro IO, i loro successi, le loro imprese.
Qui ovviamente non si fa un discorso economico della serie RICCHI VS POVERI, ma un discorso di stile di vita.
La seconda parte del Vangelo troviamo la folla che mette delle monete nel tesoriere e una vedova che mette anch'essa delle monete in questo tesoriere.
Nell'epoca di Gesù, la vedova era considerata un nulla, non aveva diritti, niente sostentamento, quasi un rifiuto della società.
Gesù elogia la vedova, non perché povera, non perché emarginata, ma perché ha avuto il coraggio e la capacità di dare tutta se stessa, tutto ciò che aveva.

Io, che non sono ricco, non riesco ad essere come la vedova. Prima di dare devo fare i miei calcoli, devo vedere dove posso risparmiare, ecc.
Non ho ancora la capacità di donare senza calcolare, senza mettere in mostra il mio IO.
Nonostante questo, Dio è stato sempre misericordioso con me. Più di una volta mi ha dimostrato che se dono con il cuore senza calcolare, ricevo cento volte tanto.
Penso alle amicizie, che sono il dono più grande che ho ricevuto, perché il vero amico è disposto ad aiutarti nel momento del bisogno. Adesso in Seminario ho due amici davvero speciali, che mi aiutano con lo studio nel momento degli esami, che mi sostengono nei momenti più faticosi, che gioiscono nei momenti di gioia.

Non dobbiamo aver paura di essere noi stessi, nella semplicità, nelle piccole cose di ogni giorno. Gesù, infondo, ci chiede di fare della nostra vita un’opera di carità, di donare noi stessi, i nostri talenti, le nostre qualità a servizio degli altri, senza pretendere nulla in cambio. La Provvidenza di Dio ci ricompenserà.
Vi garantisco che è vero, basta fidarsi di Lui e della sua Provvidenza.

Certo non è facile fidarsi totalmente di Dio, anche io spesso torno a fare i miei calcoli, ed è li che sperimento il fallimento!
Chiediamo al Signore di aiutarci a vivere questa dimensione della carità.


“Signore, aiutami ad essere sempre me stesso, con le mie qualità e i miei difetti. Aiutami a fidarmi della Tua Provvidenza che sempre elargisci. Perdonami per le volte che sono stato egoista, calcolatore, avaro. Orienta ogni giorno la mia vita verso la donazione totale e gratuita della mia esistenza, per annunciare il Tuo Amore e la Tua Misericordia. Amen!”

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