sabato 23 aprile 2022

II DOMENICA DI PASQUA “Domenica della Misericordia” (Anno C)

 II DOMENICA DI PASQUA “Domenica della Misericordia” (Anno A)

«Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto»

Carissimi amici,
ho scelto questa frase, perché credo che nessuno di noi abbia mai visto il Gesù storico, eppure facciamo un cammino di fede. Secondo Gesù, noi siamo beati. Ed è vero! La fede è un atteggiamento di fiducia nel mistero. Avere fede in qualcosa di ovvio, di scontato, non ha senso. Avere fede significa rischiare, vivere un’avventura, essere pronti a tutto. Avere fede significa credere anche nell’incertezza più oscura. Ma allora perché siamo beati? Perché l’uomo che ha fede, è l’uomo che spera, che vive la vita in chiave positiva, dove il fallimento, la morte non sono l’ultima parola. L’uomo che crede è l’uomo che scorge il piccolo raggio di luce che può illuminare la vita.

Ma a volte la realtà che ci circonda è troppo negativa: la crisi economica, la mancanza di lavoro, la mancanza di valori, ecc. tutte queste cose, sembrano metterci in difficoltà, come è successo a Tommaso. La Passione, la Croce, le persecuzioni, hanno messo in crisi il povero Tommaso, non riesce a credere che dopo tanto dolore e morte, ci possa essere qualcosa di bello come la Risurrezione, eppure la stessa realtà dimostrerà che Tommaso si sbaglia, che noi ci sbagliamo.

Quando mi capita di ascoltare storie davvero difficili e complesse, mi chiedo: «come posso dare un filo di speranza?» Sarà strano, ma mentre ho questi pensieri, mi viene in mente il ritornello di una famosa canzone: «ma il cielo è sempre più blu». Effettivamente è vero. Le nostre giornate spesso sono segnate da nebbia, da piogge, da neve, da tempeste, ma al di sopra delle nuvole c’è sempre il sole e prima o poi tornerà a spendere. Così è anche la nostra vita. Ci saranno tante tempeste, ma non dobbiamo temere, perché prima o poi tornerà a splendere il sole. Le nuvole vanno e vengono, il sole, la luna sono sempre là, pronte a ridare luce alla nostra esistenza.
Cristo è il nostro sole! Cristo è la grande stella luminosa che illumina il nostro cammino! Questa è la speranza cristiana. Ed ecco che siamo davvero beati, perché crediamo che Cristo è al di sopra di ogni tempesta. Cristo è la speranza per una vita migliore, Cristo è il padrone della vita.

Chiediamo al Signore di aumentare la nostra fede e di donarci la forza e il coraggio di gridare al mondo che Cristo è veramente risorto ed è il sole che disperde le nostre tenebre.

Buon cammino!

sabato 16 aprile 2022

DOMENICA DI PASQUA

DOMENICA DI PASQUA
"Rabbunì"

Carissimi amici,
oggi è la storia di Maria di Magdala che ci fa comprendere di come alla fine non è la morte a vincere ma bensì l'amore!

E tutto si innesta nel messaggio teologico di Giovanni. Il gesto estremo d'amore di Gesù non termina sulla Croce, ma si realizza nell'incontro con Maria di Magdala. L'amata che, tra le lacrime, va in cerca del suo amante. E non è una e semplice questione personale tra Gesù e Maria. Maria è immagine dell'umanità ferita dal peccato, ma curata dall'Amore di Dio. Oggi è l'umanità ad aver incontro il Maestro, il Signore.

E anche qui, Gesù non cerca Maria. È Maria che cerca Gesù, e Lui si fa trovare. Ognuno di noi è chiamato a fare questa esperienza, cercare colui che ci ama, trovarlo e non lasciarlo fuggire. E questo è un riferimento anche al Cantico dei Cantici. Non a caso questi brani biblici, spesso vengono proclamati insieme. 

E con parole del testo dell'AT vogliamo augurarci una Santa Pasqua.
"Trovai l'Amore dell'anima mia. Lo strinsi forte e non lo lascerò" (Cant. 3,4). Andiamo, cerchiamo Cristo, cerchiamo l'amore, la gioia, la pace, il paradiso! Solo Lui è la vita senza fine!

Buona Pasqua a tutti!

venerdì 1 aprile 2022

V DOMENICA DI QUARESIMA (Anno C)

V DOMENICA DI QUARESIMA (Anno C)
"Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei"

Carissimi amici,
Oggi concludiamo il nostro percorso quaresimale sul discernimento. Proviamo a fare una sintesi di questo percorso. 

Abbiamo detto che il discernimento è ciò che mi permette di capire il bene e il male e scegliere per il bene. Un nemico insidioso è l'essere impulsivi, agire d'impeto. Invece ciò che aiuta è la riflessione, ascoltare saggi consigli (non imposizioni!), prendere coscienza che l'altro non è un burattino nelle mie mani, ma l'altro è una persona diversa da me, che ha la sua dignità e libertà. (Non libertinaggio!)

Oggi Gesù ci svela il passaggio decisivo: la scaltrezza, l'astuzia. Generalmente pensiamo che una persona furba, è una persona viscida, opportunista, quindi cattiva. Non è così! La persona furba è la persona capace di osservare tutto, anche ciò che non si riesce a percepire e che riesce a trovare una giusta soluzione.
Una persona furba studia, pianifica, non fa mosse azzardate, è un freddo calcolatore. E Gesù oggi vive in pieno questa realtà.

Il solito gruppo di contestatori, mettono alle strette Gesù con il caso di un'adultera. Che fare? Se Gesù salva la donna, disobbedisce alla legge di Mosè e quindi sarà Lui ad essere lapidato. Se salva la legge, a morire sarà la donna. Gesù, con una freddezza unica, affronta questa sfida. Si siede a terra e con il dito scrive sulla sabbia! Cosa scrive, nessuno lo sa! Immagino che nella testa di Gesù ci siano tanti pensieri, tante soluzioni, ma quale scegliere? E alla fine arriva la soluzione giusta. Salvare la donna attraverso la legge stessa. Come? È giusto punire il peccatore, ma coerenza vuole che lo faccia chi è senza il peccato! Scacco matto! La legge è salva, la donna è salva, Gesù è salvo!

La scaltrezza, la furbizia, l'astuzia hanno vinto sull'arroganza, sulla stupidità, sulla superficialità, sulla presunzione. Il discernimento ha vinto sull'impulsività.

Da notare, Gesù ha fatto una scelta molto rischiosa, perché non ha tenuto conto di un imprevisto... Qualcuno poteva fregarsene e colpire ugualmente la donna. Ma a volte è proprio questo rischio che apre il cuore dell'altro! Così come è stato per i due figli del padre misericordioso. È stata una scelta dura far partire il figlio, ma nel cuore aveva la Speranza che tutto si sarebbe risolto. Come con Abramo e Isacco.

Questa è l'avventura della nostra vita! Se vogliamo raggiungere l'ambito tesoro della felicità eterna, dobbiamo essere pronti a superare tutte le sfide con la giusta grinta e determinazione, studiando ogni minimo dettaglio. Gesù è lì che ci attende a braccia spalancate!!!

Che lo Spirito Santo ci aiuti a vivere al meglio questa avventura terrena!

Buon cammino!