domenica 1 marzo 2020

I DOMENICA DI QUARESIMA (Anno A)

I DOMENICA DI QUARESIMA (Anno A)
«Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto»

Carissimi amici,
da qualche giorno abbiamo iniziato il cammino della Quaresima e la liturgia ci fa entrare nel luogo privilegiato per la ricerca, per la pace, per la meditazione, per la contemplazione: il deserto.

Oggi il Vangelo ci presenta due realtà molto particolari. Due realtà che sant’Ignazio di Loyola identifica negli esercizi spirituali come lo spirito buono e lo spirito cattivo. Gesù si confronta con entrambe le realtà nel deserto. Lo spirito cattivo è il diavolo che vuole essere servito da Gesù. Lo spirito buono sono gli angeli che servono Gesù.

Queste sono le due realtà con le quali siamo chiamati a fare discernimento nel deserto. Seguire lo spirito cattivo o lo spirito buono? Sempre sant’Ignazio, al n° 333 degli Esercizi Spirituali, ci da delle indicazione su come capire se stiamo seguendo lo spirito cattivo o lo spirito buono. Dice così: «Dobbiamo fare molta attenzione al corso dei pensieri. Se il principio, mezzo e fine è tutto buono e tende a ogni bene, è segno di angelo buono». Quindi ci sono tre passaggi fondamentali: il principio, cioè l’idea che vogliamo realizzare, il mezzo e il fine. Ad esempio: voglio creare un gruppo di giovani. Per quale fine? Con quali mezzi? Queste sono le domande che ci aiutano nella scelta dello spirito buono o dello spirito cattivo.

Il Vangelo, poi, ci da due suggerimenti molto efficaci. È una scena abbastanza interessante! C’è Gesù che è stanco, affamato, solo, c’è il diavolo che lo vuole aiutare, ma sotto ricatto e ci sono gli angeli che lo servono in totale gratuità. Analizziamo bene questa scena. Due realtà, opposte tra loro, che vogliono soddisfare i bisogni di Gesù. Gesù «cede» alla gratuità, all’amore. Non accetta il ricatto del diavolo, ma accetta l’amore degli angeli.
 È bene chiedersi: «Quando mi avvicino a qualcuno, per quale scopo lo faccio? Per sfruttare le sue conoscenze o per fare un cammino insieme?». Stessa cosa quando qualcuno si avvicina a noi. Se capiamo che l’altro vuole solo usarmi per un suo personale tornaconto, è bene non assecondare.

Questo metodo di discernimento, è molto utile per crescere in relazioni sane, belle, fruttuose, capaci di vivere il comandamento dell’Amore. Certamente la nostra umanità ci porta a fare degli errori, ma con la consapevolezza che accanto non ho persone che strumentalizzano il mio errore, ma che mi aiutano a riprendere in cammino.

Chiediamo al Signore di aiutarci a fare discernimento per capire quando dire Si e quando dire NO.

«Signore, tanti miei errori sono dovuti alla mancanza di discernimento. Ti ringrazio per avermi dato un tempo, un luogo, ma soprattutto degli strumenti validi per poter fare le mie scelte con consapevolezza e libertà. Amen!»


Buon cammino!

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