martedì 24 febbraio 2015

I DOMENICA DI QUARESIMA (Anno B)

“Nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana”

La parola centrale del Vangelo di questa domenica è TENTATO.
Tentazione proviene dal greco peirazo e dal latino Temptare che ha vari significati:
      1)      Mettere alla prova;
      2)      Cercare di ottenere;
      3)      Sedurre;
Il significato che più si avvicina alla realtà è il secondo (cercare di ottenere).
Noi ci sentiamo tentati solo in alcune situazioni, o meglio, quando ci avviciniamo a Dio o alle cose di Dio (preghiera, meditazione, ecc.)
Il mestiere del diavolo è quello di togliere “clienti” a Dio, niente di più.
Come lo fa? Attraverso le tentazioni!
Noi siamo tentati in due punti sensibili che fanno parte della nostra realtà umana: il corpo (cibo, denaro, sesso) e lo spirito (orgoglio, vanità, ambizione).
Noi più viviamo queste realtà in maniera ordinata, più il diavolo “cerca di ottenere” il contrario. È una continua corsa; più è vicino il traguardo, più il diavolo aggredisce.
Ma il diavolo, però, teme una cosa sola: la perseveranza.
La perseveranza è l’unica arma che può sconfiggere il diavolo. Questa è la vera sfida della realtà di oggi.
Sappiamo essere perseveranti nel vivere i veri valori della vita?
Sappiamo difendere il valore della famiglia?
Sappiamo difendere la nostra fede?
Per rispondere a queste domande, abbiamo bisogno dell’eremos che significa deserto, solitudine.
Solo vivendo un tempo da “eremiti” possiamo trovare la forza di resistere la tentazione e perseverare nella fede.

Qualche consiglio pratico:
      1)      ricercare un po’ di tempo di solitudine e silenzio durante la giornata per riflettere sulle tre domande;

     2)      Lavorare sulla perseveranza (se nel momento di silenzio la mente non riesce a concentrarsi, continuate! Significa che il diavolo “cerca di ottenere” punti a suo favore;
    
     3)      Chiedere aiuto al Signore (… non abbandonarci nella tentazione e liberaci dal male).

Le tentazioni non sono solo un modo per farci fare peccato, ma sono anche occasioni di crescita che allenano la nostra intelligenza e la nostra anima. Ricordando che noi essere umani, a differenza degli animali, abbiamo l’intelletto che non ci fa agire per puro istinto, ma ci aiuta a capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

“Signore, aiutaci a crescere nella perseveranza e nella pazienza, nutri il nostro cuore della Parola che esce dalla tua bocca e perdonaci nel momento in cui la tentazione prosciuga le nostre forze. Amen!”


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