sabato 30 ottobre 2021

XXXI DOMENICA T.O. (Anno B)

XXXI DOMENICA T.O. (Anno B)
«Non sei lontano dal regno di Dio»

Carissimi amici,
se la scorsa settimana uno sconosciuto che chiede semplicemente aiuto a Gesù, ci è sembrata una cosa scontata, oggi il Vangelo ci stupisce perché troviamo un dottore della legge che ha un dialogo bello e umile con Gesù.

È interessante perché il dottore della legge è uno che conosce a memoria tutta la Torah, che sa interpretare ogni singola lettera della legge di Mosè. Eppure questa persona chiede consiglio a Gesù, che per lui era un semplice conoscente, su quale è il comandamento più grande. Non è una semplice provocazione come spesso facevano i farisei, ma è un dialogo molto mite e pacato, dove alla fine il dottore della legge riconosce la saggezza di Gesù, non lo giudica, come di solito avveniva.

Questi episodi nella nostra vita, sono molto rari. Per noi è umiliante abbassarsi a certi livelli. Ma come, uno come me, con i miei titoli di studio, con la mia posizione sociale, devo fare o chiedere quella cosa? Non esiste! Eppure San Benedetto, forse illuminato proprio da questa pagina del Vangelo, nella Regola scrive che anche il più piccolo della comunità va ascoltato, perché lo Spirito Santo non fa distinzioni di età o ceto sociale. E anche un famoso detto popolare ci viene in aiuto: "un fesso ti può illuminare la mente". E in ultimo anche la poesia di Totò "A livella". Vedo tante persone che si atteggiano, che hanno la "puzza sotto il naso", ma non sanno concludere niente nella vita, a differenza di tante altre persone che, senza badare al loro status sociale, sono in grado di amare tutti in qualsiasi situazione.

Il messaggio di oggi è molto semplice. Essere umili, non aver paura del pregiudizio degli altri, perché l'unico comandamento di Dio è: Amare! Tutto qua.

Che il Signore illumini il nostro cuore, per vivere al meglio la virtù dell'umiltà.

Buon cammino!

sabato 16 ottobre 2021

XXIX DOMENICA T.O. (Anno B)

XXIX DOMENICA T.O. (Anno B)
"Cosa volete che io faccia per voi?"

Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica è molto interessante perché ci mostra un Gesù pronto ad ascoltare qualsiasi richiesta, anche la più assurda, ma da buon maestro, ci fa capire che non si può acconsentire a tutto. Vediamo come.

Giacomo e Giovanni, hanno preteso il posto accanto a Gesù. Hanno chiesto il Ministero dell'interno del Regno dei cieli, e giustamente gli altri si sono risentiti. E immagino soprattutto Pietro (il primo Papa!). E in questo clima di prepotenza e risentimento, Gesù, con la sua tenerezza, sistema la situazione dicendo che la chiave che apre le porte del Regno dei cieli, è l'amore gratuito. Non ci si siede accanto a Gesù per interesse (io ti sono amico per avere...). Il posto accanto a Gesù è per coloro che amano senza contraccambio.

Certo, per noi è difficile comprendere questa realtà. Umanamente ci ferisce quando amiamo, ma non siamo amati, è normale! Ed è come reagisco alla delusione, che si vede se amo gratuitamente o per interesse. Se, nonostante tutto, il cuore è legato alla persona che ci ha deluso, e continuiamo ad amare, l'amore è vero! Se si chiude tutto, significa che dietro c'è stato solo interesse. E questo tante volte è capitato anche a me in entrambe le situazioni, dove ho amato veramente e dove ho amato per interesse. E amare per interesse, non è una bella cosa, perché si è consapevoli di sfruttare il cuore dell'altro, che magari ama veramente. Ecco perché Gesù ci dice che solo l'amore vero assegna il posto più bello in Paradiso.

Chiediamo al Signore, non il posto migliore, ma il modo di ottenerlo, ovvero un cuore aperto, ardente di amore, capace di amare senza nessun interesse.

Buon cammino!


sabato 9 ottobre 2021

XXVIII DOMENICA T.O. (Anno B)

XXVIII DOMENICA T.O. (Anno B)
«Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».

Carissimi amici,
Il Vangelo di questa domenica ci offre tre spunti di riflessione. In primo luogo la fermezza di Gesù. Al giovane ricco propone lo stile di vita di un autentico cammino di fede, che il giovane rifiuta. Gesù non lo rincorre, non lo supplica, non rinnega il suo messaggio pur di ottenere seguito e consensi. Se vogliamo essere autentici e credibili, così dobbiamo fare anche noi. Non dobbiamo aver paura dell'insuccesso del momento, dobbiamo saper puntare in alto, anche se ci può far dispiacere. È nella fermezza, nella determinazione che gli altri trovano in noi la fiducia e piano piano si avvicineranno e si uniranno a noi.

La seconda riflessione è sul giovane ricco. Il suo errore, la sua paura è nel non voler condividere la sua ricchezza. Per ciò che ci riguarda, Gesù non si riferisce alla ricchezza economica, ma ai nostri doni e qualità che abbiamo. Se non siamo in grado di mettere a disposizione nostra e degli altri i nostri doni e talenti, non siamo fatti per il Paradiso.

La terza riflessione è sull'osservazione di Pietro. Giustamente fa notare che loro hanno seguito Gesù. Con quale ricompensa? E Gesù risponde che la ricompensa non è solo nel Paradiso, ma anche qui sulla terra. Ed è vero! Perché chi condivide i propri talenti e qualità, non rimane solo, ma sperimenta la generosità degli altri. Però Gesù aggiunge che ci saranno anche le persecuzioni. Ed è così, perché non sempre il bene fatto viene accolto. Ci sono dei casi in cui, il bene fatto viene rifiutato e questa cosa ci farà restare male. Ma noi non dobbiamo aver paura! Continuiamo a fare il bene e basta, questo è ciò che conta realmente.

Ecco allora il messaggio di oggi: Essere fermi nello stile di vita cristiano, non aver paura dell'insuccesso e condividere i doni e talenti che Dio ci ha donato. Che il Signore possa illuminare ogni giorno la nostra vita.

Buon cammino!

sabato 2 ottobre 2021

XXVII DOMENICA T.O. (Anno B)

XXVII DOMENICA T.O. (Anno B)
"Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma"

Carissimi amici,
il Vangelo di questa domenica ci fa riflettere sulla dimensione del matrimonio, ma ancora più nel dettaglio ci porta a pensare come vivere la nostra quotidianità relazionale.

Al giorno d'oggi siamo sommersi da leggi e regolamenti. Secondo voi perché? La risposta ce la da Gesù: la durezza del nostro cuore. Il nostro cuore è talmente duro che abbiamo bisogno del terzo comandamendo per dirci di vivere in pienezza l'incontro con Dio nell'Eucaristia. Abbiamo bisogno del quinto comandamento che ci ricorda che la vita umana è preziosa. E così via! Ma è possibile vivere senza aver bisogno di leggi? Si! Ma solo nel momento in cui inizieremo ad amare con il cuore, senza umiliare e prendere in giro gli altri solo per un tornaconto personale.
Perché solo amando con il cuore, terremo alla larga il male e quindi le separazioni. E non solo quelle tra marito e moglie, anche tra amici! E quante amicizie rotte a causa del cuore chiuso ed egoista!

Chiediamo al Signore di ammorbidire il nostro cuore, affinché impariamo ad amare veramente con il cuore e con il dono della nostra vita!

Buon cammino!