III
DOMENICA DI PASQUA (Anno C)
«Simone,
figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».
Per
tre volte Gesù fa la stessa domanda a Pietro, ma la terza volta, Gesù cambia il
verbo; dal «mi ami» passa al «mi vuoi bene». Perché?
Per
capire questo cambio, penso ad un canto ispirato a S.Teresa di Lisieux quando
dice: «di un Dio ho bisogno, che
assunta la mia natura, si faccia mio
fratello capace di soffrire!»
Gesù
sa che quell'amore perfetto noi non possiamo darlo, e allora si “accontenta”
dei nostri sforzi di volergli bene.
Il
brano del Vangelo di questa domenica, spiega e rafforza il mistero della Divina
Misericordia. Dio, non solo perdona considerando anche “il peggiore dei crimini
come una goccia d’acqua in un braciere ardente” (S.Teresa di Lisieux), ma si
avvicina a noi chiedendoci solo se gli vogliamo bene.
Ed
è in questo «voler bene» che Gesù ci affida la sua Chiesa. La Chiesa non è
fatta di perfetti, ma di perfettibili, cioè quelle persone capaci di dare ciò
che è nelle loro potenzialità.
In
questo tempo, Gesù ci dice di diventare piccoli, di non correre dietro false
speranze.
Diventare
piccoli non significa abbassare il “livello culturale” (perché per molti dire
ACQUA al posto di H2O significa abbassare il livello culturale) ma
significa crescere insieme. Tra gli scritti di S.Ireneo di Lione c’è
questa frase bellissima: «[Cristo] si
è fatto ciò che noi siamo per farci
ciò che Egli è».
Dio si è fatto “piccolo” e chiede anche a noi di
essere piccoli e volerci bene gli uni gli altri, per arrivare al suo grande
comandamento: “AMATEVI gli uni gli altri”.
Chi è sposato può insegnare che l’amore nasce da
una grande amicizia, da un grande volersi bene.
Ecco! Iniziamo con il volerci bene, piccoli gesti
semplici, ma significativi.
La gioia della Risurrezione e dell’infinita
Misericordia di Dio, siano rampa di lancio per iniziare una nuova vita che avrà
come meta l’eternità del cielo. Certo non sarà facile, ma se noi ci vogliamo
bene, non saremo soli e nelle difficoltà ci sarà sempre qualcuno che ci dirà:
“Eccomi, non temere! Io sarò con te!”
“Signore, ogni giorno ti tradisco! Ma ogni giorno Tu mi chiedi se ti
voglio bene. Certo, Signore, che ti voglio bene. Mi hai dato la vita, mi hai
messo accanto tante persone meravigliose, mi hai chiamato a realizzare un
progetto con Te, come posso dirti che non ti voglio bene! Signore, aiutami a
crescere nell'amore, affinché un giorno possa dire anch'io: TI AMO! Amen.”